Calo demografico Ascoli Piceno e il suo entroterra rischiano di spopolarsi, la proposta di Guido Castelli. Tutti gli ultimi aggiornamenti.
La zona di Ascoli Piceno, come molte altre simili in Italia, rischia di perdere ulteriormente residenti, finendo con lo spopolarsi completamente. Essere entroterra collinare, in prossimità delle montagne, per di più colpito da un violentissimo terremoto e ancora in gran parte da ricostruire sono tutte condizioni che non aiutano ad aumentare e nemmeno a mantenere i residenti.
Negli anni, la popolazione dell’entroterra ascolano si è trasferita verso il capoluogo e soprattutto verso la costa, come accaduto in molte altre zone d’Italia. Il terremoto del 2016 ha spinto molte persone lontano da paesi distrutti dove abitava, in molti casi per sempre.
Ora che la ricostruzione è partita di slancio, molte persone potrebbero tornare nei centri dove abitavano. Il problema, però, è la bassa natalità che rischia di spopolare vaste zone dell’ascolano. Così come sta accadendo in altre parti d’Italia.
La provincia di Ascoli rischia di spopolarsi, la soluzione di Castelli
Il rischio di spopolamento dell’entroterra ascolano si può contrastare introducendo, sicuramente, delle politiche per agevolare la natalità ma nell’immediato attraendo nuovi residenti. Quest’ultima è la strategia che vorrebbe adottare il commissario alla ricostruzione Guido Castelli. Il principale fattore di attrazione di nuovi abitanti nella provincia di Ascoli Piceno è sicuramente la qualità della vita. Come abbiamo visto, infatti, Ascoli è al 10° posto quest’anno nella classifica nazionale del Sole24Ore sulla migliore qualità della vita, misurata attraverso diversi parametri. Ascoli ha ottenuto buoni punteggi nei vari indicatori, ma in uno su tutti è risultata prima in assoluto in Italia, davanti a tutte le altre province. Ascoli Piceno è prima in Italia per Giustizia e sicurezza, grazie ai pochi reati e a processi non troppo lunghi. Proprio questo vantaggio, il fatto di essere la provincia d’Italia più sicura, Ascoli Piceno e il suo entroterra potrebbero attrarre nuovi abitanti. Ne è convinto Guido Castelli.
L’elevata qualità della vita ad Ascoli potrebbe spingere molte persone di altre parti d’Italia a trasferirsi nella provincia marchigiana. Secondo Castelli, il posto ottenuto da Ascoli Piceno, nella classifica annuale del Sole24Ore sulla migliore qualità della vita, rappresenta una “vetrina”, per attirare nuovi abitanti e nuovi visitatori nella provincia ascolana, anche nelle zone colpite dal terremoto.
L’alta qualità della vita dell’ascolano potrebbe essere un volano per rilanciare tutto il territorio, proponendolo come luogo ideale per vivere. Per invitare le persone a trasferirsi nell’ascolano, e dunque contribuire al suo ripopolamento, vanno messe in atto strategie e azioni mirate. In queste iniziative vanno coinvolte anche le imprese, secondo Castelli, soprattutto per garantire un futuro alle zone colpite duramente dal terremoto.
Tra le iniziative per ripopolare l’ascolano c’è anche la proposta di Castelli di introdurre una flat tax al 7% per dieci anni per i pensionati che vivono all’estero e che vogliono trasferire la loro residenza nell’ascolano. Anche la promozione del turismo può attrarre nuovi residenti e su questo aspetto stanno lavorando gli amministratori locali, anche con i finanziamenti delle imprese.