La CGIL sta organizzando diverse mobilitazioni per difendere i diritti dei lavoratori sul territorio e tutto è pronto per una protesta il 7 ottobre ad Ascoli Piceno.
È un periodo tormentato per i lavoratori del Piceno. Infatti, negli ultimi tempi in molti hanno lamentato di lavorare di più e non ottenere benefici. Per questo poi, accadono mobilitazioni e proteste contro le amministrazioni.
Episodi simili sono già avvenuti nei giorni scorsi e in particolare alcuni hanno protestato contro l’AST di Ascoli con tanto di “bara di cartone” nella quale seppellire i diritti dei lavoratori. Ora sembra che la prossima grossa protesta avverrà ad Ascoli il 7 ottobre. Perché? Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
CGIL, il perché delle proteste e cosa succederà nei prossimi giorni
Il CGIL ha intenzione di rivolgersi a lavoratori, disoccupati e dipendenti organizzando assemblee in diverse aree del Piceno. Il tema delle diverse assemblee sarà comune ed è il seguente “Democrazia è partecipazione: un voto per cambiare insieme le nostre condizioni di vita e di lavoro“. Ci saranno oltre 100 assemblee in svariati luoghi di lavoro e tutte confluiranno nella grande manifestazione di Ascoli del prossimo 7 ottobre.
A spiegare poi nei dettagli cosa chiedono i lavoratori ai poteri politici e alle amministrazioni è stata Barbara Nicolai, Segretaria Generale della CGIL Ascoli Piceno. Le sue parole a questo riguardo sono state: “Stiamo portando in tutte le assemblee programmate sul territorio un quesito, chiedendo a lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati se ci danno sostegno rispetto al percorso di mobilitazione che passa per la grande manifestazione del 7 Ottobre”.
La Nicolai però non vuole fermarsi a livello territoriale: “Ma che va anche oltre, portando al Governo delle proposte chiare sui salari, sui diritti per tutti, sul fisco, sulle pensioni, per l’abolizione della precarietà”.
La Segretaria Generale si è espressa anche sul numero di assemblee organizzate: “Saranno tantissime assemblee, ad oggi più di 100 registrate, che tutte le federazioni di categoria stanno svolgendo e svolgeranno. Come Cgil Provinciale abbiamo in programma 4 assemblee, anche in collaborazione con i pensionati, per tutte le lavoratrici e lavoratori interessati ad essere consultati in merito alle nostre proposte e che non avranno la possibilità di partecipare nei propri posti di lavoro”.
Insomma, in vista del prossimo 7 ottobre, ad Ascoli potrebbe esserci davvero un caos enorme causato dai lavoratori che chiedono tutele e diritti. Ora tocca alle amministrazioni rispondere e magari fornire soluzioni che possano soddisfare i bisogni dei lavoratori.