Duro attacco in vista delle elezioni del prossimo anno, Emidio Nardini non usa mezzi termini contro il sindaco Fioravanti.
Il clima nel Piceno si scalda in vista delle elezioni del prossimo anno. Da una parte c’è il sindaco Fioravanti e la maggioranza di centrodestra che prova a riconquistare gli elettori e la popolazione.
Dall’altra c’è il centrosinistra e tutti coloro che vorrebbero ottenere posizioni importanti per applicare nuove politiche sul territorio. È questo il caso di Emidio Nardini, candidato del cantiere riformista, che ha parlato del sindaco Fioravanti e del suo operato. Ecco cos’ha detto Nardini e perché rappresenta un attacco all’attuale sindaco di Ascoli.
Elezioni, le parole di Nardini contro il sindaco Fioravanti
Emidio Nardini nel corso del suo intervento, riportato anche dal giornale Il Resto del Carlino, ha parlato di quelle che sono alcune criticità sul territorio. Nel dettaglio, si è concentrato sulla fuga di giovani dal Piceno, un problema attuale al quale si sta cercando di rimediare attraverso diverse iniziative, e sulla mancanza di fondi.
Le sue parole sono state: “La narrazione del sindaco Fioravanti e della sua giunta rappresenta la città di Ascoli come una sorta di Eden, dove tutti hanno ciò che occorre per vivere felici: verde pubblico ben curato, chilometri di piste ciclabili, addirittura l’Sgl Carbon sulla via della bonifica, sostenibilità di ogni genere nei quartieri, parcheggi che ritornano di proprietà comunale, festa della scuola, discoteche e concerti in piazza, gare di equitazione, best seller pubblicati da chiunque conosca almeno l’alfabeto”.
Poi però arriva l’attacco: “Ma se le cose stanno così, perché vi è una fuga dalla città? Giovani in primis, ma anche persone in età lavorativa? Se invece si guarda la realtà, vediamo disperdersi in mille rivoli, alcuni inutili, gli ingenti finanziamenti del Pnrr, forse l’ultima vera grande opportunità di progettare una vera rinascita per la città e il suo territorio che si perde”.
E ancora: “Vediamo proclami trionfalistici sul recupero dei parcheggi della Saba, ma non sappiamo cosa sia accaduto al contenzioso per il mancato guadagno sugli stalli indisponibili e non abbiamo un piano finanziario certo che illustri alla città quale sarebbe il reale costo dell’operazione. Forse sarebbe stato più urgente eseguire i lavori di messa in sicurezza delle scuole cittadine, fuori norma rispetto al rischio sismico e ancora trascurate dopo ben sette anni dal terremoto”.
Infine, Nardini ha concluso: “Ma i giovani hanno di che consolarsi: gli spettacoli in piazza dovrebbero essere sufficienti a convincerli di restare ad Ascoli. Perché andare via! Qui ci si diverte sempre: ci sono concerti (e di questo siamo contenti anche noi!), movida e notti bianche in tutte le stagioni, ma anche risse, in alcune zone cittadine con i residenti che si lamentano costretti a sentirsi in colpa perché non capiscono le esigenze dei pochi giovani rimasti”.
Insomma, un duro attacco, sarcastico ma diretto, che Nardini ha fatto al sindaco Fioravanti. C’è da vedere come reagirà la giunta comunale a quest’aspra critica, anche perché bisogna comprendere quale sarà la rilevanza delle parole del candidato sindaco.