Francesco Acquaroli fa il pienone ad Ascoli Piceno con Più Marche

Boom di presenze per l’evento con Francesco Acquaroli in piazza del Popolo ad Ascoli Piceno: duemila persone per Più Marche.

È stata una piazza del Popolo strapiena quella che domenica sera, 7 settembre, ha partecipato all’evento Più Marche della campagna elettorale per le regionali del presidente uscente Francesco Acquaroli.

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Francesco Acquaroli fa il pienone ad Ascoli Piceno con Più Marche (Foto ufficio stampa) – Ascoli.cityrumors.it

Circa duemila persone erano presenti in piazza, sedute nell’ampia platea allestita per l’incontro con il presidente di regione uscente, candidato a caccia di conferma alle elezioni regionali del 28 e 29 settembre prossimi, appoggiato da una coalizione di centrodestra.

Comincia ad avvicinarsi la data dell’appuntamento elettorale, in cui Acquaroli sarà sfidato da Matteo Ricci, europarlamentare del PD ed ex sindaco di Pesaro. Un candidato che gli darà filo da torcere.

Ascoli: in duemila ad ascoltare Francesco Acquaroli all’evento Più Marche

Domenica sera, Francesco Acquaroli era ad Ascoli Piceno con l’evento Più Marche, lo slogan della sua campagna elettorale.

“Nel cuore di Ascoli, la partecipazione entusiasta ha testimoniato ancora una volta la vicinanza e la fiducia dei cittadini al progetto politico guidato da Francesco Acquaroli, che ha voluto ribadire con forza la visione di una regione capace di crescere valorizzando le proprie eccellenze, senza lasciare indietro nessun territorio”, si legge nel comunicato stampa del candidato.

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Ascoli: in duemila ad ascoltare Francesco Acquaroli all’evento Più Marche (Foto ufficio stampa) – Ascoli.cityrumors.it

“Le Marche hanno dimostrato in questi anni una straordinaria capacità di rilancio per far tornare questa regione tra le più competitive d’Europa”, ha dichiarato Acquaroli, sottolineando che l’obiettivo è “far uscire le Marche dalla ‘transizione'”.

Per transizione si intende la classificazione che viene data alle Regioni dall’Unione Europea nell’ambito delle politiche di coesione territoriale e ai fini dell’assegnazione dei fondi europei. La classificazione si basa sul Pil pro capite e viene aggiornata per ogni ciclo di programmazione, il ciclo in corso è il 2021-2027.

Si distinguono tre tipi di classificazione: Regioni meno sviluppate con un Pil pro capite inferiore al 75% della media dell’Unione Europea; Regioni in transizione con Pil pro capite compreso tra il 75% e il 100% della media UE; Regioni sviluppate con il Pil pro capite superiore al 100% della media UE.

Le Marche sono una Regione in transizione insieme a Umbria e Abruzzo. Un tempo erano tra le Regioni sviluppate ma sono retrocesse nel ciclo iniziato nel 2021. Acquaroli vuole riportare le Marche tra le Regioni più sviluppate. Il Governo Meloni ha deciso di dargli un aiuto con la promessa della creazione di una Zona economica speciale (Zes) unica con l’Umbria.

Nel suo intervento in piazza del Popolo, Acquaroli ha ricordato che la sua giunta ha “avviato percorsi e progetti importanti per lo sviluppo economico, il sostegno al lavoro, la tutela del territorio e della sanità”. Ma non basta, aggiunto: “Vogliamo costruire insieme ai marchigiani una nuova stagione di crescita e opportunità. E ‘Più Marche’ ha questo significato: continuare nella direzione intrapresa perché i risultati ottenuti in questi anni non hanno precedenti per la nostra regione e sono sotto gli occhi di tutti”.

“Chi oggi descrive uno scenario completamente opposto avrebbe potuto incidere nella programmazione sanitaria in passato – è stata la stoccata alle critiche di Ricci sulla sanità marchigiana -, tutelare asset produttivi che invece sono stati svenduti, evitare la chiusura della principale banca del territorio, far valere le proprie ragioni attraverso la filiera istituzionale che oggi criticano, ma che non hanno mai saputo attivare quando al governo della Regione e della Nazione erano loro”.

“Questa piazza piena – ha concluso Acquaroli – è la dimostrazione che i marchigiani credono in un futuro fatto di più lavoro, più sviluppo, più opportunità, più turismo, più equilibrio sui territori, più infrastrutture, più vicinanza a chi ha bisogno. Abbiamo avviato un percorso in anni sicuramente non facili, con una pandemia, lo scoppio di due guerre, l’inflazione e il rincaro dei prezzi delle materie prime. Ma nonostante questo, abbiamo lavorato giorno dopo giorno per dare alle Marche quelle risposte che attendevano da decenni, e vogliamo continuare a farlo”.

 

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