In un’importante città marchigiana nel 2024 e nel 2025 aumenterà la Tari: ecco tutti i dettagli e la “protesta” dell’esponente del Partito Democratico
L’esponente del Partito Democratico, Giulio Silenzi, ha criticato la decisione del Cosmari di aumentare la Tari del 18% in due anni. Sì, perché la tassa sui rifiuti aumenterà del 9% nel 2024 e di un ulteriore 9% nel 2025.
Nel dettaglio tale aumento riguarderà la città di Civitanova Marche e Silenzi ha contestato la decisione della Giunta Ciarapica che ha dato l’assenso per far sì che ciò si possa verificare.
L’esponente del PD, nello specifico, ha sottolineato come questo aumento comporterà un salasso di 1,5 milioni per le imprese e le famiglie. “La Provincia – si legge su CronacheMaceratesi.it – nella sua politica inconcludente, attenta più agli interessi elettorali della destra che non al bene comune, ha fatto sì che in tutti questi anni non sia stata individuata una discarica dove portare i rifiuti nella provincia di Macerata“.
Tari in aumento a Civitanova Marche: Silenzi (PD) contro il sindaco Fabrizio Ciarapica
Silenzi è convinto che i cittadini pagheranno a caro prezzo ciò che lui definisce “l’incapacità di governare dei rappresentanti di centro destra nelle istituzioni”. L’esponente del Partito Democratico ricorda che al momento i rifiuti della provincia di Macerata vengono trasportati nella discarica di Fermo e di Pesaro.
Silenzi non risparmia una frecciatina neppure al sindaco di Macerata, Parcaroli, il quale secondo l’esponente del PD non avrebbe mai mantenuto le promesse in merito scegliendo sempre di tentennare.
“Tutto questo – spiega Silenzi – si concretizzerà con l’avvallo del Comune di Civitanova che ha sempre sostenuto che non avrebbe mai aumentato la tassa. Inoltre in questi anni non ha mai fatto nulla per quanto concerne la gestione del Cosmari, anche per quanto riguarda la raccolta differenziata che invece di aumentare è diminuita“.
Giulio Silenzi conclude: “Ora dopo il salasso dell’acqua la Giunta Ciarapica applicherà anche l’aumento dei rifiuti, a meno che non si trovi nel bilancio comunale i 750mila euro necessari ogni anno, magari tagliando i tanti sperperi e spese inutili che caratterizzano l’attività del sindaco”.