Nonostante la mozione di sfiducia non sia stata presentata, il Consiglio Comunale ha messo con le spalle al muro il sindaco. Ecco i prossimi passaggi.
L’amministrazione di Spazzafumo ha chiuso il suo cammino in anticipo. La crisi politica era stata aperta con la decisione dei Moderati di non appoggiare il sindaco. Una situazione che sembrava far presagire una fine di questa legislazione, ma da parte del partito la conferma di non presentare una mozione di sfiducia per il primo cittadino. Un qualcosa che aveva lasciato una speranza di poter ricucire in parte lo strappo. In realtà dietro c’era una strategia per mettere questo esecutivo con le spalle al muro.

Infatti, il passo indietro dei consiglieri comunali dei Moderati ha portato anche altri colleghi a rassegnare le dimissioni ed da oggi Spazzafumo si troverebbe con una sola persona. Una situazione che rende davvero impossibile andare avanti e per il sindaco le decisioni sono obbligatorie come quelle di un passo indietro in attesa di nuove elezioni.
San Benedetto del Tronto, addio all’amministrazione Spazzafumo: le prossime mosse
Il passo indietro di alcuni presidenti era nell’aria anche se non si trattava di cose certe. Ora da qualche ora si può dire che l’amministrazione Spazzafumo non esiste più. Il sindaco è costretto a rassegnare le dimissioni e al suo posto arriverà in breve tempo un commissario. Una figura non nuova in situazioni del genere e che avrà il duro compito di accompagnare la città al voto previsto per il nuovo anno.
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Dalle prossime settimane, infatti, si inizierà a ragionare sulle coalizioni e sul voto che ci sarà in primavera. Il passo indietro di Spazzafumo è reso obbligatorio dal fatto che i consiglieri comunali lo hanno abbandonato con le dimissioni e andare avanti in una situazione simile è praticamente impossibile.

Ora bisognerà capire se Spazzafumo deciderà di ricandidarsi e provare ad una nuova esperienza oppure si opterà per un profilo differente. Le scelte saranno fatte nelle prossime settimane e molto dipenderà anche da come si muoverà il primo cittadino uscente e dimissionario.




