Scuola, è emergenza cattedre: caro-vita e vincolo mobilità spingono i docenti a rifiutare l’assunzione

Meglio il ruolo di supplenza vicino a casa, nel Sud Italia, che spostarsi al Nord per una cattedra a tempo indeterminato. È colpa del caro-vita.

È a tutti gli effetti un allarme: c’è carenza di insegnanti e le cattedre restano vuote a causa del caro-vita. Così gli insegnanti, invece di spostarsi al Centro ed al Nord Italia per occupare posti più sicuri – ovvero cattedre a tempo indeterminato, ma in città dove il costo della vita pare loro insostenibile – preferiscono rimanere nei luoghi di origine, al Sud, ed esercitare come supplenti.

È emergenza nel mondo della scuola per la carenza di insegnanti
Anche l’iniziativa “call veloce” non è fino ad ora riuscita a produrre gli effetti sperati – AscoliCityRumors.it

E così si è pensato ad una sorta di misura d’emergenza attraverso la procedura battezzata “call veloce”: consente agli insegnanti di accedere più rapidamente alle posizioni, appunto, a tempo indeterminato, nella speranza che l’appetibilità di un ruolo stabile riesca ad attrarre il personale necessario. Ma i risultati ottenuti non sono quelli sperati.

Ad esempio, in Emilia-Romagna i posti disponibili risultano 2.137 e solo 17 docenti hanno accettato la “call veloce”. Così come in Lombardia: su oltre 2.600 posti disponibili, un esiguo centinaio di docenti soltanto ha risposto alla chiamata ed inviato le candidature. Ed il motivo è facilmente comprensibile: a fronte di stipendi che si aggirano nel dintorno dei 1.200,00 Euro mensili, già soltanto provvedere all’affitto di un appartamento risulta sempre più insostenibile. E allora cosa fare?

L’aumento previsto delle supplenze e le proposte del Ministero dell’Istruzione

A circa 20 giorni dalla ripresa della scuola, che avverrà tra l’undici ed il quindici di Settembre a seconda delle Regioni, le previsioni più verosimili di ciò che accadrà nell’anno accademico 2023/2024 in base allo scenario attuale fanno pensare che affidarsi agli insegnanti supplenti sarà l’unica soluzione. E, secondo i sindacati, potrebbe essere raggiunto un numero di circa 200.000 professionisti prestati al ruolo in questa forma contrattuale.

È emergenza nel mondo della scuola per la carenza di insegnanti: di cosa si tratta
I sindacati prevedono un numero di circa 200.000 docenti impegnati come supplenti per l’anno accademico 2023/2024 – Ascoli.CityRumors.it

E il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, dopo aver proposto di provvedere all’aumento dell’entità degli stipendi di insegnanti e professori per affrontare le problematiche legate al caro-vita ed aver ingenerato un dibattito a riguardo particolarmente acceso, tanto da far accantonare temporaneamente la proposta, pensa ora all’apertura del bando per il Concorso Straordinario Ter.

Il concorso mira a selezionare 30.000 docenti per rafforzare l’organico e rientra nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tuttavia, i nuovi docenti verrebbero assunti in modalità precarie. Inoltre, il numero di nuove assunzioni previste è assai inferiore, ovvero pari a circa il 15%, di quante risultano ad oggi essenziali per il mondo della scuola italiana. In altre parole: urgono provvedimenti strutturali importanti, in grado di consentire che il sistema d’istruzione italiano non sia costantemente preda di incertezza ed instabilità.

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