Abbiamo intervistato Michele Franchi, vicesindaco di Arquata del Tronto per fare il punto sulla situazione attuale tra post sisma e Covid.
Quattro anni fa, la violenta scossa di terremoto di ottobre, distrusse completamente sette paesi, divenuti poi zone perimetrate.
Firma di Boeri. ”Atto di partenza per i sette paesi perimetrati. D’ora in poi non ci sono più discorsi, parole campate in aria, ma ci sono fatti. Si parte finalmente con un cronoprogramma, studi di progettazione dei piani di recupero. Ci auguriamo di arrivare a Natale, o al massimo inizio del 2021 alla stipula del documento direttore.
Contagi Covid. Ci sono stati diversi contagiati qui ad Arquata, in questa seconda ondata. Momentaneamente, sembra che la situazione è sotto controllo, però non abbassiamo la guardia. Siamo convinti che si può far rimanere la situazione così stabile e stazionaria.
Chiusura bar e ristoranti. “Io non sono d’accordo, specialmente nelle piccole aree come la nostra, già colpite dal terremoto, poteva essere data in mano ai sindaci la scelta. Io capisco la decisione per bar e ristoranti nei grandi centri, ma qui difficilmente si riesce a fare assembramento negli orari descritti dal Dpcm. Io credo che si poteva mantenere l’orario di chiusura dei ristoranti per le ore 22 e dei bar alle 20/21.
Speriamo comunque di mantenere la situazione stabile qui ad Arquata e di superare questo momento critico.”