Revisione del Piano Socio Sanitario, il Pd: “Saltamartini subisce i diktat di Ciccioli e non risponde alle interrogazioni”

“Quando la realtà supera le peggiori previsioni. Non riusciamo a definire diversamente la surreale “non” risposta che l’assessore alla Sanità Saltamartini ha dato all’interrogazione presentata dal gruppo assembleare del Partito Democratico, dove si chiedeva semplicemente di conoscere se corrispondessero a verità gli inusuali annunci di vari esponenti della maggioranza circa la sospensione del Piano Socio Sanitario elaborato dalla precedente Amministrazione”.

Così i consiglieri del gruppo assembleare del Partito Democratico sulla replica dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini all’interrogazione sulle presunte modifiche al Piano Socio Sanitario 2020-2022, più volte annunciate dal centrodestra.

“Con un panegirico inutilmente prolisso, pomposo e completamente fuori tema – attacca il capogruppo Maurizio Mangialardi – Saltamartini si è ben guardato dal rendere pubblico se, a oggi, la Regione Marche dispone ancora di una pianificazione sanitaria, e se, nel caso, si tratti di quella approvata lo scorso febbraio dalla giunta Ceriscioli o se, nel frattempo, siano intervenute delle modifiche, mai concretizzate da atti veri e propri. La questione non è di poco conto, perché l’emergenza sanitaria in corso richiede una pianificazione chiara ed efficace da parte della Regione Marche in merito all’organizzazione dei servizi socio-sanitari. Cambiare il Piano in base alle mutate esigenze emerse con il Covid può essere legittimo e corretto, a patto che si abbia cognizione dei bisogni dei marchigiani.

“Noi stessi – precisa Mangialardi – siamo pronti a dialogare con la maggioranza sulle nuove sfide che la pandemia impone al nostro modello sanitario e a discutere le necessarie modifiche che dovranno essere apportate alla pianificazione per dare le risposte che i cittadini si attendono. Ma, va da sé, occorrono competenze e visione che purtroppo, pericolosamente, non riscontriamo in questa giunta e, soprattutto, nella inadeguata figura dell’assessore Saltamartini, al quale vogliamo rivolgere un consiglio. Comprendiamo che egli sia menomato nell’esercizio del suo ruolo dai diktat del capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, vero ispiratore delle politiche sanitarie della giunta Acquaroli, ma eviti di esporsi a figuracce come quella di oggi e abbia il coraggio di rispondere con serietà e pertinenza alle interrogazioni formulate dalla minoranza. Se non per amore verso sé stesso, lo faccia almeno per il doveroso rispetto dell’istituzione che è chiamato a servire”.

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