Gli agricoltori delle province di Ascoli e di Fermo seguono con interesse e preoccupazione il dibattito di questi giorni circa il progetto di un’azienda privata che intende realizzare un biodigestore a San Salvatore di Force.
La Federazione interprovinciale di Coldiretti Ascoli Fermo sta raccogliendo quotidianamente le loro perplessità, in attesa di poter avere chiarimenti sul progetto e, soprattutto, sull’impatto ambientale che deriverebbe dalla sua realizzazione, dalle attività previste all’interno del sito industriale, oltre a tutte quelle connesse.
“Le aziende agricole presenti – avvertono Armando Marconi e Milena Sanna, presidente e direttore di Coldiretti Ascoli Fermo – chiedono alla politica, anzitutto, di essere informate. Noi, con loro, ci riserviamo dall’esprimere una valutazione nel merito perché al momento sono davvero troppo pochi i dati che abbiamo a disposizione. Il dubbio (legittimo) è questa attività potrebbe non essere compatibile con un territorio che negli anni ha trovato nelle produzioni agricole di qualità, biologiche, altamente sostenibili, nella bellezza del paesaggio e nel turismo gli sviluppi della propria economia”.
Nella Valdaso sono attive circa 1200 aziende agricole (617 in provincia di Ascoli, 580 in provincia di Fermo) dedite soprattutto alla coltivazione di frutta (tra cui la Mela Rosa dei Sibillini, presidio Slow Food e Sigillo di Biodiversità di Campagna Amica), ortaggi ma anche vino e olio di altissima qualità. Una ricchezza da tutelare e da sviluppare.