Ospedale di Amandola, approvata progettazione e la realizzazione delle reti idriche e fognarie della nuova struttura

“Ennesimo cambio di passo della Giunta Acquaroli, impegnata fin dall’inizio del mandato a scaricare a terra tutte le opere in sospeso e far ripartire i cantieri di strade, ospedali e scuole”.

È quanto dichiarato dall’assessore alle Infrastrutture ed Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli, a seguito dell’approvazione dello schema di accordo di programma, da stipulare tra Regione Marche, AATO n.5, CIIP e Comune di Amandola, per la progettazione e la realizzazione delle reti idriche e fognarie della nuova struttura ospedaliera di Amandola, in provincia di Fermo, intervento che ammonta a 800mila euro.

“Con l’approvazione dello schema di accordo – continua Baldelli – abbiamo avviato l’iter dell’ultimo miglio per la ricostruzione del nuovo ospedale di Amandola: un’infrastruttura fondamentale del valore complessivo di 18,8 milioni di euro a servizio del territorio dell’Alto Fermano che, in base al programma, sarà funzionante a partire dall’estate del prossimo anno. Ho visitato il cantiere il 15 gennaio scorso, per accertarmi, insieme ai tecnici della Regione, dell’andamento dei lavori, che procedono a ritmo serrato, e per valutare eventuali interventi migliorativi”. A questo proposito, recentemente è stato dato mandato di aggiornare il progetto in ottemperanza alle direttive del DL34/2020 – “Riordino della rete ospedaliera in emergenza COVID-19” – al fine di garantire un pre-triage separato dal pronto soccorso ordinario da destinare a potenziali pazienti Covid, utilizzabile anche in futuro per qualsiasi eventuale emergenza. Inoltre, è stato ulteriormente migliorato il progetto della struttura ospedaliera grazie all’inserimento al piano interrato anche di un parcheggio coperto, e di una parte degli impianti e dei magazzini. “Alla popolazione colpita dal terremoto del 2016 – conclude Baldelli – già storicamente sofferente per la carenza di servizi presenti tipica dei territori interni della nostra regione, restituiremo presto un diritto di cittadinanza essenziale: quello alla salute”.

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