Francesco Mininni conquista 4 medaglie d’oro. L’atleta della Checkmat San Benedetto fa bottino a Potenza alla Mediterraneo Cup di Brazilian jiu jitsu

SAN BENEDETTO – Vittoria quadrupla, per Francesco Mininni, alla Mediterraneo Cup di Brazilian jiu jitsu, svoltasi a Potenza, valida per il ranking italiano. L’atleta della Checkmat San Benedetto, che aveva conquistato il primo posto nel ranking mondiale assoluto per categorie di cinture marroni del circuito prestigioso di Abu Dhabi (primato che aveva già ottenuto nel 2017) alla competizione di Potenza ha dovuto combattere in una categoria di peso inferiore a quella nella quale solitamente gareggia, a causa della scarsa affluenza di atleti, dovuta ai vari disagi procurati dall’emergenza sanitaria e per questo l’atleta è stato costretto a perdere peso.
“Dopo la pausa per le festività natalizie – ha detto l’atleta – conclusa con la tappa di Barcellona, nella quale avevo perso la finale, pur conquistando il primato nel ranking mondiale, sono andato a Potenza per combattere, ma sono stato costretto a tagliare 8 kg in 10 giorni, per poter rientrare nel peso della categoria inferiore. Comunque, ho vinto la mia categoria sia con kimono, battendo il barese Michele Disciglio, che senza kimono, dove ho superato il napoletano Giuseppe Iacono e anche i rispettivi assoluti di peso. In totale ho fatto quattro lotte, portando a casa quattro medaglie d’oro. La prossima tappa per me sarà importantissima, poiché si tratta dell’europeo che si terrà a metà febbraio a Roma. Ho già iniziato la preparazione e ci tengo a far bene, visto che sono il campione continentale in carica”.
Lo staff tecnico di Francesco Mininni è composto dai maestri Rodrigo Silva e Juninho Crivellari, dal preparatore atletico Mattia Gargano, dal fisioterapista Gianni Gialluisi, dal personal trainer Matteo Pagani e dai manager Giacomo Tronelli e Pasquale Giancaspro. Il Brazilian Jiu Jitsu è un’arte marziale, uno sport da combattimento e un metodo di difesa personale specializzato nella lotta, in particolare in quella a terra. Questa disciplina insegna come suo fondamento che una persona più piccola e debole può difendersi con successo da un assalitore più grande e più forte.

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