Sabato 10 settembre secondo appuntamento gratuito dal titolo “Disturbi alimentari nei figli: un aiuto per i genitori”. Gli incontri sono organizzati dal “Giornale Grottammare

GROTTAMMARE – Dopo l’incontro di sabato 3 settembre, che ha registrato la presenza di numerose famiglie che hanno gremito la Sala Consiliare del Comune di Grottammare e partecipato attivamente alla mattinata formativa della dott.ssa Antonella Paolini, si replicherà sabato 10 settembre, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, sempre presso la Sala Consiliare, con il secondo appuntamento gratuito dal titolo “Disturbi alimentari nei figli: un aiuto per i genitori”. Gli incontri, organizzati dal “Giornale Grottammare”, hanno il duplice obiettivo di far conoscere i segnali dei disturbi alimentari che purtroppo possono colpire tutti i ragazzi e di fornire un aiuto concreto a tutti quei genitori i cui figli già presentano una patologia. Ospite e relatore del secondo incontro sarà il dott. Alessandro Ciarrocchi, biologo nutrizionista.

Queste le parole delle dott.ssa Paolini sulla prima giornata formativa: “La partecipazione attiva dei presenti ha consentito un preziosissimo scambio di esperienze tra genitori che condividono la stessa problematica nei figli. Sono stati toccati i tanti aspetti della malattia in un contesto che ha legittimato – e per questo reso possibile – l’espressione di tante emozioni: molti genitori hanno avvertito il desiderio di scriverci dopo l’incontro per esprimere tutta la gratitudine per essersi sentiti meno soli e diversi da chi vive le stesse paure, lo stesso senso di frustrazione e di smarrimento; altri hanno apprezzato la delicatezza e la semplicità con cui sono stati toccati aspetti anche molto complessi della malattia. La cosa che infine ci ha riempito gli animi di gioia è stato sentirci dire da un Papà: ‘Abbiamo ritrovato la Fiducia’. Una parte dell’incontro è stata dedicata all’identificazione dei segnali indicatori della presenza di un Disturbo Alimentare e all’atteggiamento del genitore che deve essere sempre accogliente e mai giudicante. Dopo aver notato i segni indicatori della presenza di un Disturbo alimentare, il primo passo che consigliamo di fare è quello di aiutare il figlio a rendersi conto di essere malato, sostenendolo nel difficile processo di riconoscimento di questa problematica ed accompagnandolo nella formulazione di una domanda di cura dimostrandosi per primi aperti all’ascolto ed a mettersi in discussione. Il coinvolgimento attivo dei genitori nel percorso di cura del figlio, infatti, risulta un elemento decisivo per la buona riuscita del percorso stesso.”

“Dopo aver appreso come riconoscere i segnali che indicano l’insorgenza di un disturbo alimentare – dichiara il dott. Ciarrocchi – sabato parleremo di come orientarsi nel difficile compito di sostenere i figli nel complesso processo di guarigione. In particolare affronteremo insieme i temi legati alla diet industry, quindi alle pressioni e ai condizionamenti, spesso veicolati sui social e sui media in generale, a cui i ragazzi sono sottoposti. Scenderemo poi nei dettagli della riabilitazione nutrizionale per capire come aiutare il proprio figlio nei momenti più difficili. Concluderemo infine dando alcuni utili consigli nutrizionali sia su come aiutare concretamente i ragazzi affetti da disturbi alimentari, sia su come curare l’alimentazione del preadolescente o dell’adolescente, che spesso presenta altre problematiche, come l’obesità o la selettività alimentare.”

“Nei miei anni di esperienza professionale, – conclude il dott. Ciarrocchi – dopo diversi incontri con pazienti affetti da anoressia e bulimia, posso dire che i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono sempre più frequenti in ambito giovanile e, anche se spesso non vengono riconosciute o accettate come tali, sono vere e proprie malattie che possono essere curate sole se c’è una unità di intenti tra paziente, famiglia e professionisti, i quali devono collaborare congiuntamente verso la stessa direzione. Si tratta di una patologia in cui la domanda di cura non è quasi mai presente nel paziente ed è per questo che il lavoro di equipe assume un ruolo fondamentale. In particolare è importante, per i genitori, essere informati e riconoscere il prima possibile ogni atteggiamento che possa rivelare una difficoltà da parte del figlio, così da non arrivare tardi alla cura, quando il disturbo tende ad avere delle caratteristiche di cronicità. Ringrazio perciò il giornale Grottammare per questa bella occasione di incontro con le famiglie: conoscere, discutare ed informarsi su un tema così centrale nella vita dei giovani adolescenti è una grande opportunità per tutti i genitori.”

Il dott. Alessandro Ciarrocchi, dopo la Laurea specialistica in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana presso l’Università di Perugia, ha svolto un corso di alta formazione per ricercatore biomedico in ambito nutrizionale nel settore dell’industria agroalimentare. La passione verso il cibo e la nutrizione è divenuta oggetto del suo lavoro sin dalle prime esperienze di tirocinio presso le principali strutture Ospedaliere di Marche e Umbria. Dal 2010 è parte integrante dell’equipe del Centro Usl Umbria 1 “Palazzo Francisci di Todi”, dove si occupa di riabilitazione nutrizionale. Dal 2018 svolge con passione la sua professione presso il servizio ambulatoriale Usl Umbria 1 di Umbertide. È Tutor presso Master di II livello Università Tor Vergata Roma e svolge attività di formazione su tutto il territorio nazionale.

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