La Presidente provinciale della CNA Picena, Arianna Trillini, si è espressa in merito alla situazione relativa al tratto autostradale dell’A14 tra il Fermano e il Piceno.
Negli ultimi giorni diversi imprenditori del territorio, come Panichi, Beleggia e Turla, si sono espressi in merito alla situazione relativa al tratto autostradale dell’A14 tra il Fermano e il Piceno.
Per molti imprenditori è fondamentale intervenire tempestivamente per consentire a tutta la zona di migliorare la viabilità. Anche Arianna Trillini, imprenditrice e Presidente della CNA Picena, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito, sottolineando come la terza corsia e il miglioramento dell’A14 siano alquanto necessari.
“Terza corsia – ha sottolineato Trillini – e miglioramento dell’Autostrada sono ineludibili. Stavolta non bisogna tentennare o, peggio, fare la scelta di non fare. Poi anche i collegamenti interni e soprattutto quelli con la fascia tirrenica devono essere migliorati”.
La presidente della CNA ha poi concluso: “Uscire da Ascoli è diventato un incubo al quale bisogna porre fine. Come fare e con quali risorse? Occorre che vengano resi chiari gli studi tecnici, come i tempi e le risorse concretamente disponibili. La cosa certa è che così non si può più andare avanti”.
Caos A14, Trillini: “Bisogna agire in fretta”
Il tratto autostradale dell’A14 tra il Fermano il Piceno nasconde sempre tantissimi disagi, inoltre nei periodi critici non mancano code e frequenti incidenti. La situazione va cambiata con Arianna Trillini che si è detta pronta ad ogni tipo di ipotesi per migliorare i collegamenti.
La presidente della CNA specifica che per quanto concerne l’autostrada non deve essere fatto l’errore di non decidere come accaduto qualche anno fa: “Questa volta dobbiamo andare dritti nella direzione di risolvere una situazione che sta diventando sempre più pericolosa. Sono stati fatti diversi tavoli anche con le Prefetture. Essere uniti e compatti nell’andare avanti”.
Per quanto riguarda l’ipotesi arretramento, Trillini sottolinea come in alcuni tratti potrebbe essere la scelta giusta in altri meno. Ad ogni modo è convinta come tali decisioni debbano essere prese solamente in un secondo momento in base agli studi che si effettueranno: “Non è detto che dappertutto vada adottata la stessa misura. ci in alcune zone anche problemi idrogeologici. La terza corsia fino a Pedato è sicuramente da valutare così come il miglioramento per arrivare nel vicino Abruzzo, tratto che resta di una pericolosità enorme”.