3-1
LECCE (4-3-3): Gabriel; Gendrey, Calabresi, Tuia (35’ st Simic), Barreca; Helgason (35’ st Bjorkengren), Hjulmand, Gargiulo; Rodriguez (16’ st Strefezza), Coda, Ragusa (16’ st Listkowski, 45’ st Blin). A disp.: Plizzari, Bleve, Vera, Gallo, Majer, Asencio. All.: Baroni
ASCOLI (4-2-3-1): Leali; Salvi (17’ st Baschirotto), Botteghin, Bellusci, D’Orazio; Buchel, Saric; Paganini (17’ st Ricci), Maistro (24’ st Caligara), Bidaoui (17’ st Dionisi); Tsadjout (21’ st Iliev). A disp.: Guarna, Tavcar, Quaranta, Collocolo, Eramo, Caligara, De Paoli, Falasco. All.: Sottil
RETI: 23’ pt Rodriguez (L), 11’ st e 49’ st (rig.) Coda (L), 25’ st Ricci (A)
NOTE: ammoniti Helgason (L), Bellusci (A), Salvi (A), Tuia (L). Spettatori 5.359 per un incasso di 55.276,00 €. Rec. 1’ pt, 5’ st.
Lecce
Non è bastato un secondo tempo arrembante culminato con il gol di Ricci e il clamoroso palo di Caligara, per raddrizzare una gara che l’Ascoli ha approcciato male come accaduto con Brescia e Crotone.
Sotto di due gol i ragazzi di Mister Sottil hanno tentato la rimonta ma quando il gran tiro di Caligara ha colpito il palo con il pallone che ha percorso tutta la linea di porta per poi uscire sul fondo dalla parte opposta si è capito che anche la Dea Bendata aveva girato le spalle ai bianconeri
E nel finale è arrivato anche il rigore che Coda ha trasformato per il definitivo e immeritato 3-1.
Ma di tempo per riflettere ce n’è davvero poco perchè domenica si tornerà subito in campo. Al Del Duca alle ore 15.30 arriverà il Frosinone in piena corsa play-off.