La tavola delle feste regge i colpi della nuova ondata di Covid. Nonostante la paura per la variante Omicron, con l’aumento dei contagi, nel Piceno in molti non rinunciano a festeggiare in compagnia. Anche quest’anno, quindi, i banchetti casalinghi con prodotti legati al territorio saranno la scelta della maggior parte dei cittadini che trascorreranno le feste tra le mura domestiche con parenti e amici. Prodotti enogastronomici legati al territorio, ma anche a denominazione d’origine saranno i protagonisti sulle tavole in occasione di queste festività nel Piceno. A segnalarlo è la Cia – Agricoltori provinciale che sottolinea l’importanza di acquistare i prodotti enogastronomici degli agricoltori e allevatori che operano nel territorio.
La Cia ricorda che oltre ai tradizionali dolci delle feste di fine anno come panettoni, torroni e pandori, spazio nei menù natalizi lo troveranno molti prodotti tipici fatti in casa. Particolare attenzione sarà infatti rivolta ai tantissimi prodotti locali, non solo Dop, Igp, Doc e Igt, ma anche quelli che hanno tradizioni profonde. «Abbiamo riscontrato negli anni – fanno sapere dalla Cia provinciale -, da parte dei consumatori, una ricerca di prodotti di “nicchia”, frutto della paziente e secolare opera dei nostri agricoltori». Con la vendita diretta, i prezzi risultano decisamente più bassi rispetto ai centri commerciali e ai negozi delle città e, dunque, acquistando in questi mercatini si può anche risparmiare tra il 10 e il 15 per cento. Qui si potrà trovare di tutto. Vini, extravergini di oliva, formaggi, salumi, legumi secchi, castagne, frutta secca. Tutti prodotti legati al territorio, ma anche a denominazione d’origine. Tra le carni, le preferenze secondo la Cia andranno per polli e tacchini, cotechini e zamponi, che anche quest’anno toglieranno spazio ad ostriche, caviale e salmone.
Anche in queste feste, poi, spumante e prosecco Made in Italy batteranno lo champagne -aggiunge Cia- con il 90% circa dei brindisi tricolori per festeggiare da qui al nuovo anno. Aumenta la spesa, dunque, per il carrello alimentare di queste festività, ovvero il +10% rispetto al 2020 segnato da festività blindate, restrizioni agli spostamenti e coprifuoco. Queste le stime di Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui oltre tre italiani su quattro trascorreranno tra le mura domestiche, con parenti e/o amici, le giornate dalla Vigilia a Santo Stefano.