Infrastrutture, Mangialardi e Casini hanno incontrato il ministro De Micheli per fare il punto sulle principali opere marchigiane. A marzo sarà pronto lo studio di fattibilità per l’arretramento della ferrovia tra Pesaro e Ancona, a gennaio la nomina dei commissari per la Fano-Grosseto, la strada Salaria e il tratto ferroviario Orte-Falconara.
Il punto sul piano infrastrutturale delle Marche al centro di un incontro svoltosi questa mattina in videoconferenza tra i consiglieri regionali del Partito Democratico Maurizio Mangialardi e Anna Casini e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Tra gli argomenti all’ordine del giorno la realizzazione della terza corsia dell’A14, l’uscita a nord dal porto di Ancona e il progetto di arretramento della ferrovia.
Anzitutto il ministro De Micheli ha annunciato lo stanziamento di 1,3 miliardi di euro per la realizzazione della terza corsia della A14, nel tratto compreso tra Porto Sant’Elpidio e Giulianova, dove proprio oggi, senza la riduzione delle due corsie, sono iniziati i lavori di sostituzione delle barriere sequestrate dalla procura di Avellino.
Novità anche per quanto concerne il completamento della Salaria, progetto per il quale il governo procederà a breve alla nomina di un commissario. “Finalmente – spiega il vice capogruppo Casini – siamo vicini a una svolta importante per dare corso a un’opera molto attesa nel Piceno. Il nostro auspicio è che ripartano al più presto il cantiere delle gallerie di Trisungo e la progettazione esecutiva dell’ultimo tratto marchigiano”.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche delle prossime nomine dei commissari per il completamento della Fano-Grosseto e della Orte-Falcona, ma soprattutto dell’investimento di circa 15 miliardi per la riqualificazione nell’arco di un decennio dell’intera rete delle strade provinciali.
“Le Marche – affermano Mangialardi e Casini – dovranno farsi trovare dotate di progetti definiti ed esecutivi per poter acquisire la loro quota. Le strade provinciali, infatti, sono infrastrutture indispensabili non solo a migliorare i collegamenti tra i Comuni delle aree interne e le località costiere, ma anche a garantire la crescita e lo sviluppo del turismo collinare e appenninico”.