Ascoli, La mancanza di manodopera tra i principali problemi in agricoltura. Cia Provinciale: «C’è bisogno di manodopera qualificata: sono necessari strumenti volti alla formazione del personale»

«La mancanza di manodopera è oggi una delle principali problematiche del mondo agricolo in generale e dell’ortofrutta in particolare». E’ il monito lanciato dalla Cia Agricoltori provinciale di Ascoli, Fermo e Macerata che segnala la difficoltà di alcuni imprenditori del territorio nel reperire manodopera per le raccolte stagionali.  «In particolare il settore che necessita di un apporto maggiore di manodopera – precisa Matteo Carboni presidente della Cia provinciale – è quello dell’ortofrutta. E questa forte richiesta è stata testimoniata dalla straordinaria adesione al decreto Flussi con richieste tre volte superiori alla disponibilità».

In particolare secondo la Cia Agricoltori il Decreto immigrazione va nella giusta direzione per quel che riguarda gli ingressi di manodopera agricola in Italia, legali e con procedure semplificate. L’auspicio, ora, è quello di una maggiore apertura sul numero dei lavoratori extracomunitari, affinché corrisponda al reale fabbisogno di manodopera da parte delle aziende agricole, già in emergenza stagionali visto il periodo dei raccolti alle porte. Per Cia, nel dettaglio, è positivo che il nuovo Decreto consenta al settore di organizzare il lavoro sul lungo periodo, avendo stabilito nuove modalità di programmazione con quote di stranieri da ammettere per lavoro subordinato, definite non più solo per un anno, ma per un triennio, dal 2023 al 2025. Inoltre, le nuove norme rafforzano gli strumenti di contrasto ai flussi migratori illegali e semplificano le procedure burocratiche, attraverso canali legali, dei migranti qualificati.

Infine, Cia fa appello al Governo affinché continui a dialogare con le organizzazioni di settore, impegnate da tempo per un Decreto flussi che rispetti la sua anima agricola.  «A fronte di questa situazione – conclude Carboni – è necessario intervenire con un decreto aggiuntivo per soddisfare la domanda. Altro aspetto importante, in particolar modo nel settore ortofrutta, è quello legato alla “qualità” della manodopera perché le varie operazioni colturali che si susseguono, dalla potatura al diradamento fino alla raccolta che è la fase più delicata, richiedono maestranze qualificate. Proprio per questo motivo è necessario, da parte del legislatore, mettere a disposizione degli agricoltori strumenti che li aiutino nella formazione del personale».

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