Ingente il sequestro di merce griffata in seguito ai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno anche in provincia.
In questi giorni estivi della metà di agosto, quanto la maggior parte delle persone è ancora in vacanza o sta trascorrendo le ultime giornate di ferie in tutto relax, gli uomini della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno sono stati impegnati in una impegnativa attività di contrasto del fenomeno del commercio abusivo. Quindi, anche e soprattutto nelle località di mare della provincia di Ascoli Piceno, hanno effettuato un numero di controlli superiore alla media.
E così le Fiamme Gialle del Piceno hanno potuto controllare non solo le attività degli esercenti, verificando la regolarità delle emissioni di scontrini o di eventuali ricevute fiscali, ma anche se c’erano situazioni pericolose di lavoro nero. Inoltre hanno controllato la conformità alla vendita di molti prodotti trovandone centinaia non in regola.
Il risultato dei controlli della Guardia di Finanza in Ascoli e Provincia
La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno è stata impegnata per diversi giorni nell’effettuare controlli, non solo in città ma anche e soprattutto nelle zone della riviera, dato il massiccio afflusso di turisti e quindi la potenziale maggiore possibilità di trovare irregolarità. Ed in effetti l’attività degli uomini delle Fiamme Gialle è stata molto fruttuosa. Vediamo nel dettaglio i dati che sono stati resi noti.
Per quanto riguarda i controlli sulle emissioni di scontrini fiscali e sulle ricevute fiscali, nonché sui documenti allegati per il trasporto delle merci, i militari delle Fiamme Gialle hanno effettuato un totale di 150 ispezioni che hanno interessato altrettanti esercenti. Dal Comando fanno sapere che i controlli sono stati concentrati con particolare attenzione per quel che concerne la circolazione dei prodotti sottoposti ad accise e ad imposte di consumo.
Poi lungo tutto il tratto costiero della provincia di Ascoli Piceno sono state controllate le attività commerciali con una particolare attenzione per quelle operanti nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento. Con lo scopo di ricercare l’eventuale presenza di lavoratori in nero o comunque assunti con modalità irregolari.
Proprio in seguito a tali analisi sono stati trovate diverse irregolarità in materia di lavoro dipendente. In tutto sono state ben 13 le persone scoperte che stavano lavorando in nero mentre un lavoratore è risultato irregolare.
Infine, dai controlli più approfonditi effettuati sulla vendita dei prodotti in un’ottica di sicurezza per il consumatore e di contrasto all’abusivismo commerciale sono state riscontrate numerose irregolarità. Tanto che sono stati sequestrati diverse tipologie di articoli.
Nel dettaglio si tratta di un totale di 253 capi di abbigliamento che presentavano marchi contraffatti di note griffe e ben 59.805 oggetti esposti in vendita tra accessori per la casa e casalinghi, articoli di cartoleria, accessori di moda e bigiotteria.
Tutti questi prodotti erano privi del marchio CE e/o non conformi agli standard di sicurezza dei prodotti imposti dalla normativa nazionale e dall’Unione Europea.