Rabbia tra gli automobilisti: aumenta il costo delle ricariche delle auto elettriche. Cosa sta succedendo realmente?
Che la vita di chi possiede un’automobile non fosse assolutamente semplice, sotto la materia economica, era cosa ormai nota. I costi per mantenere una vettura sono assolutamente in crescita rispetto agli altri anni, tra benzina e spese obbligatorie come assicurazione, bollo auto e revisione, che portano gli automobilisti a fare, come si suol dire, i conti della serva alla fine del mese per rientrare e pianificare le proprie uscite.
E sotto l’aspetto economico, verte spesso anche quella che è la scelta di un’auto che sia elettrica. Infatti sono in crescita gli acquisti di tali vetture, per poter salvaguardare sia l’ambiente – e provare a ridurre le emissioni – che limitare spese e consumi. Ma i proprietari di questi veicoli sono in vera rivolta: infatti, ci sono rincari sui costi delle ricariche. Cosa sta succedendo?
Ricariche auto elettriche: aumentano i costi
Che il costo della vita sia un aumento, è sotto gli occhi di tutti. Eppure, fortunatamente, si stanno registrando dei cali, seppur lievi, del prezzo dell’energia. Tuttavia, in contemporanea, ci sono degli aumenti anche significativi delle ricariche delle auto elettriche. C’è qualcosa, quindi, secondo gli automobilisti che non torna, i quali sono molto arrabbiati in relazione a quanto si sta verificando.
Secondo l’associazione Federcarrozzieri, il costo è in aumento addirittura del 69%. Un incremento assolutamente vertiginoso, che non fa il match con l’andamento dei costi dell’energia e del petrolio stesso (infatti, anch’esso sta scendendo, ma la stessa benzina sta salendo di prezzo). Quali sono nello specifico gli aumenti?
Chi dispone di un veicolo elettrico può scegliere due modalità di ricarica: quelle in abbonamento e quelle a consumo. Il tipo di acquisto di servizio determina ovviamente un prezzo diverso e ci si attende che quello in abbonamento sia sensibilmente più basso. Di certo, l’inflazione sta flagellando ogni segmento di mercato. Ma vediamo quali sono i dettagli dei consumi sulle oltre 20 mila colonnine presenti sul territorio. Si è passati da quelli che erano 0,60 euro/kWh agli 0,65 euro/kWh per la ricarica Quick, ovvero quella fino a 22 KW.
Un aumento quasi dell’8,5%. Mentre per quanto riguarda la ricarica Ultrafast, non disponibile in abbonamento, i costi non sono incrementati. Diversamente per quella a consumo, che ha raggiunto anche il 20% di aumento. Se, inoltre, prima era presente un abbonamento Small, da 25 euro mensili, ora è disponibile soltanto quello da 49 euro mensili, definito City. Insomma, che sia elettrica o a carburante, in questo periodo storico guidare costa davvero un occhio della testa.