Da una piccola truffa, la polizia individua una piramide: arresti a pioggia

Un’indagine portata avanti per mesi è sfociata in qualcosa che coinvolge al momento tre persone ma il sospetto è che ci siano una rete

Un’operazione portata avanti da mesi, con la convinzione di avere davanti dei piccoli truffatori, quando in realtà avevano un giro di notevoli soldi e anche di affari illeciti, soprattutto dal punto di vista amministrativo. Già perché facevano figurare dei fittizi rapporti di lavoro con il contributo che veniva dato ad un azienda, ma in realtà era tutto finto. Un modo per far figurare delle cose che poi servivano per percepire dei fondi in maniera illecita e non consentita anche perché in questo modo veniva collegato anche il permesso di soggiorno.

La ricerca
Un carabinieri mentre fa le indagini (Facebook ascolicityrumors.it)

 

A scoprire questo giro così strano ma ben architettato sono stati i carabinieri di Fermo, che, dopo averci lavorato tanto, sono riusciti a terminare e chiudere un’indagine denunciando di tre persone che erano state messo sotto indagine per aver organizzato un sistema di truffa e contraffazione. Il tutto veniva gestito da un italiano di 52 anni con un’azienda che aveva sede a Fermo. Ma non era solo. Con lui operavano un albanese di 50 anni ed un altro uomo originario del Gambia che ha 32 anni. E tutti sono residenti a Fermo e a Porto Sant’Elpidio.

Ora i carabinieri stanno cercando di capire se ci sono altre persone implicate nel giro

L'indagine
Un carabiniere che effettua ricerche su un’indagine on line (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Con questo giro d’affari e con una serie di azioni fraudolente, i tre truffatori erano riusciti in qualche modo ad avere erogazioni vere ma non dovute dall’Inps. Fabbricavano documenti falsi, anche per persone che avevano la necessità di ottenere dei permessi di soggiorno o addirittura di farli rinnovare, con la dichiarazione che le persone che si rivolgevano a loro avevano dei rapporti di lavoro subordinato. Ma era tutta una macchinazione e molto ben orchestrata.

L’intervento dei carabinieri, non solo ha fermato i tre personaggi ma ha anche permesso, tramite alcune situazioni, di poter recuperare almeno un conseguente recupero contributivo pari a 6.000 euro. E l’hanno fatto mettendo in atto il meccanismo dei tre personaggi. Una vera e propria dimostrazione di come funzionasse il tutto. L’autorità giudiziaria, ovviamente, era informata su tutto quello che facevano i carabinieri, adesso si sta cercando di capire se, come sembra, ci siano anche tanti altri personaggi che sono nello stesso giro.

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