Il segretario del PD Circolo Nord della sezione di San Benedetto del Tronto, Elio Costantini, si è espresso in merito agli aumenti relativi alle bollette dell’acqua: i dettagli
Anche nel 2024 i cittadini dovranno fare i conti con l’aumento delle bollette dell’acqua. Tale scenario è stato criticato dal segretario del circolo nord del Pd, Elio Costantini, che ha ricordato come le tariffe siano approvate dall’ambito territoriale ottimale (ATO) e deliberate dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e dal CIIP (Cicli Integrati Impianti Primari), tuttavia ciò non impedisce agli enti di chiedere una diminuzione o di introdurre un bonus correttivo per andare incontro ai cittadini.
“C’è poi un altro aspetto da considerare – ha sottolineato Costantini – mentre prima la tariffa residente era uguale per tutti, si pagava in modo uniforme in base allo scaglione di consumo, nel 2021 l’Arera ha introdotto gli scaglioni per nucleo familiare, fino a 25 metri cubi per componente familiare. Ed ecco spiegato come mai gli aumenti vanno ben oltre i millantati 4/5 euro. Con questo sistema proprio le famiglie più numerose di fatto sono le più colpite”.
Aumenti sulle bollette dell’acqua: l’analisi di Costantini
Costantini ha poi proseguito, come si legge su lanuovariviera.it: “Visto che lo scaglione è deciso dal gestore, nulla impedirebbe alla Ciip di ampliare lo scaglione alzando la cubatura per componente familiare, portandola ad esempio a 40 metri cubi. Basterebbe comunicarlo all’Arera e attendere l’approvazione dell’Ato. Come detto le tariffe le stabilisce l’Arera ma il piano lo fa l’Ato in accordo col gestore, che dovrebbe agire secondo gli indirizzi dettati dalla politica, cioè dai comuni che lo partecipano”.
Il segretario del PD circolo Nord ha poi strigliato le orecchie al comune di San Benedetto del Tronto, reo secondo la sua visione di avere approvato un bilancio solo dopo che i soldi sono stati spesi o destinati. Ciò secondo Costantini non significa eseguire un lavoro politicamente corretto.
“Di sicuro né il sindaco, né l’assessore Pellei si sono mai premurati di portare in Consiglio una riflessione politica e non ragionieristica sui criteri di investimento della Ciip, limitandosi invece a servire il conto, per sbrigare una formalità e ottenere il via libera all’approvazione del bilancio. L’anno scorso neanche quello. Come può la politica dare degli indirizzi, se in Consiglio arrivano solo i conti e non si discute di altro?”, ha concluso Costantini.