Gli studenti dell’Università Politecnica delle Marche toccano con mano la Legalità in occasione del trentennale della strage di Capaci, per ricordare la figura di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino

SAN BENEDETTO – Presso la sede di San Benedetto del Tronto della Facoltà di Economia “G. Fuà “ dell’Università Politecnica delle Marche si è svolto il convegno conclusivo del progetto presentato al Ministero dell’Università e della Ricerca e alla Fondazione Falcone per la rete delle “Università per la Legalità”.
Gli studenti hanno presentato il lavoro da loro svolto, frutto delle lezioni e dei seminari seguiti ed è stato loro rilasciato l’Attestato di Partecipazione.

Il progetto tratta il tema della legalità, a partire dai principi costituzionali, con la collaborazione delle varie Istituzioni che hanno partecipato attivamente alla formazione degli studenti. Si è analizzato il fenomeno mafioso, con particolare attenzione al settore economico marchigiano, che risulta a rischio per le infiltrazioni criminali, anche a causa della sottovalutazione del reale pericolo in cui si incorre quando si entra in contatto sociale con esponenti della criminalità.
Gli obiettivi sono stati su due differenti livelli: come cittadini e nei temi più vicini alla propria professione.
Sono intervenuti all’evento Darco Pellos, Prefetto di Ancona, Berardo Petralia, Magistrato e Direttore del DAP, Paolo Gasperini Di Libera Marche, Luisa Motolese e Tommaso Miele della Corte dei conti, Antonio Nicaso, docente e scrittore, Monica De Angelis e Marta Cerioni, docenti UNIVPM; erano presenti al convegno anche la Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.
“Questo convegno è stato anche un modo per ricordare la figura di Giovanni Falcone, in occasione del trentennale della strage di Capaci e di tutte le vittime della mafia. Solo attraverso l’impegno costante nella formazione delle giovani generazioni di studenti e futuri professionisti nonché nel trasferimento delle conoscenze al territorio possiamo davvero onorare le opere di chi è caduto per contrastare il crimine organizzato”, sottolinea la Professoressa Marta Cerioni.


Il progetto nasce per formare professionisti e manager del futuro, attenti ai fenomeni opachi e alle infiltrazioni criminali nell’economia sana ed informare a propria volta gli operatori più fragili del settore divenendo sin da ora sentinelle di legalità.
La parola degli studenti: “la professoressa Marta Cerioni ci ha proposto di partecipare ad un progetto, al fine di farci avvicinare al mondo del lavoro con maggiore consapevolezza e ci ha portato a toccare con mano quello che accade tutti i giorni sotto i nostri occhi, come se fosse normalità. Certamente concludiamo questo percorso con un bagaglio di conoscenze che ci saranno utili nel momento del nostro ingresso nel mondo del lavoro. Ringraziamo la nostra Professoressa Associata di Istituzioni di Diritto Pubblico, UNIVPM e Direttrice Osservatorio Legalità Economica e Diritti Fondamentali, DIMA Marta Cerioni, per aver reso possibile questo significativo percorso e gli oratori, tutti, per aver illustrato in modo sincero ed esaustivo dei lati di un mondo professionale che non conoscevamo.

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