Il mondo del lavoro è sorprendentemente ricco di offerte lavorative, ma pochi possono accettarle. Ecco quali sono i professionisti più richiesti.
Come sappiamo, fino a qualche anno fa la disoccupazione in Italia aveva raggiunto livelli preoccupanti: tra il 2013 e il 2014, che è considerato il periodo più buio, c’erano addirittura 3,4 milioni di disoccupati (il 13,4%). Oggi, il trend è fortunatamente sceso al 6,8%, mentre l’occupazione si attesta intorno al 62,3%. Questi numeri dimostrano quindi che il problema del lavoro si sta pian piano risolvendo, grazie alle numerose iniziative introdotte dagli ultimi governi.
Tuttavia, nonostante i dati positivi e le numerose offerte lavorative, la domanda continua a non decollare. Molte aziende cercano infatti dei lavoratori che non ci sono, o meglio, che non hanno la specializzazione o l’esperienza richiesta. Cerchiamo allora di capire quali sono i professionisti più desiderati.
Quali sono i lavoratori più introvabili e richiesti dalle aziende
In base agli ultimi dati, in Italia c’è attualmente una grande contraddizione nel mondo del lavoro: le offerte ci sono, ma manca la domanda. Tutti noi eravamo infatti abituati a leggere notizie sull’altissimo livello di disoccupazione, sull’assenza di proposte lavorative e sulle aziende che non assumono. Oggi, la situazione si è improvvisamente ribaltata: gli imprenditori cercano costantemente dipendenti, ma sorprendentemente non li trovano. Per quale motivo succede?
Innanzitutto, dobbiamo ricordare che attualmente c’è una richiesta di 315.000 dipendenti (il 7,5% in più rispetto ad agosto 2023). Le varie aziende italiane sono, però, riuscite a trovare solamente il 50% dei lavoratori richiesti. Per la precisione, si parla di ingegneri, insegnanti, addetti che lavorano nella ristorazione, operai specializzati nel settore edile, saldatori, lattonieri, calderai e carpentieri metallici.
Questi ultimi sono dunque i mestieri più desiderati del momento, cioè quelli che gli imprenditori vorrebbero assolutamente assumere. Tuttavia, è estremamente difficile reperirli, poiché è richiesta una preparazione adeguata e un’esperienza che pochissimi hanno nel proprio curriculum. Alcuni esperti del settore hanno infatti affermato che i candidati non sono adeguatamente formati e non possiedono le competenze richieste.
In altre parole, le offerte lavorative e i candidati ci sono, ma manca la giusta formazione. Tutto questo crea ovviamente delle lacune nel settore ingegneristico, tra le professioni tecniche e persino nel campo scolastico, visto che mancano gli insegnanti di scuola primaria e pre-primaria. Ci sono inoltre molte opportunità lavorative nel settore turistico, nel manifatturiero, nel commercio e nelle industrie alimentari, in particolar modo in quelle che producono bevande e tabacco.