Nel 2019 l’Area Vasta Picena è stata la peggiore delle Marche. Per Baiocchi e Falco del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso: “Lo certifica l’Asur. Scelte solo a favore del Mazzoni”

SAN BENEDETTO – Il 6 dicembre scorso è stata pubblicata la determina 610 del direttore generale ASUR, relativa all’anno 2019, sotto l’amministrazione Ceriscioli, con Casini e Urbinati di sostegno.

“Andavano raggiunti sette obiettivi gestionali, con una valutazione massima di 100 sui risultati. Secondo la determina ASUR – affermano il dottor Nicola Baiocchi e l’avvocato Rosario Falco, del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso – questi sono i punteggi. AV1: 77,20; AV2 79,15; AV3: 71,90; AV4: 72,10; AV5: 28,40. In particolare per l’AV5: “Rispetto dei vincoli di spesa sul personale”, risultato ZERO (tutti gli altri il massimo); “Programmazione di interventi correttivi” risultato ZERO (tutti gli altri il massimo); “Rispetto dell’obiettivo economico complessivo” ZERO (per gli altri: due con il massimo, due con il 75%).

Se andiamo a esaminare i fatti reali constatiamo che il Madonna del Soccorso perde personale mentre il Mazzoni lo aumenta. Che noi abbiamo apparecchiature diagnostiche obsolete e scadenti, mentre ad Ascoli ce ne sono di nuovissime in ogni reparto. Che nessun intervento correttivo è estato effettuato a San Benedetto, a parte il cappotto termico (con i fondi europei ma con la beffa che i relativi vincoli connessi al contenimento energetico comportano temperature troppo basse nei reparti, a giudicare dalle tante segnalazioni), mentre ad Ascoli investimenti e fondi a profusione. Colpa di Milani? Certo che no: abbiamo sempre sostenuto che le decisioni sono puntualmente riferibili a politici ascolani-offidani (sempre trasversalmente d’accordo tra loro, come accaduto per i posti letto tagliati al nostro ospedale per essere attribuiti ai privati) nel totale silenzio dei sedicenti rappresentanti politici della Riviera. Alcuni dei quali restavano in silenzio quando i politici ascolani denigravano il Madonna del Soccorso, oppure affermavano che qui tutto andava bene, anzi meglio di prima.

La lettura di questa fragorosa bocciatura della dirigenza dell’AV5 non fa altro che confermare l’aberrante gestione della sanità picena, tutta sbilanciata a favore del Mazzoni, politicamente blindato e tutelato, e contro il nostro Madonna del Soccorso, che non godeva (e non gode) di alcuna autorevole protezione. Abbiamo quindi la prova certificata dall’ASUR di tale fallimento, quando ancora vi operano dirigenti nominati dalle precedenti amministrazioni regionali. Siamo oltremodo impazienti di assistere alla preannunciata rivoluzione sanitaria ad opera della nuova Giunta e di conoscere le nuove nomine dirigenziali, augurandoci che il nostro nuovo Direttore di AV5 non debba essere, come ventilato da più parti, l’ennesimo muto esecutore degli ordini provenienti dai soliti che continuano a spadroneggiare, con nuove magliette dei più vari colori politici.

E adesso accusateci di campanilismo o di politicizzazione: noi li chiamiamo fatti”, è la conclusione del Csms.

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