Offida mostra i suoi gioielli. In vista delle Giornate FAI di Primavera di sabato 15 e domenica 16 maggio, il borgo storico avrà l’ennesima occasione di finire sotto i riflettori.
Le Giornate FAI sono il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura organizzato dopo l’ultimo periodo di lockdown: un nuovo appuntamento per conoscere l’inestimabile patrimonio culturale d’Italia e un grande momento di incontro tra il FAI e tutti gli italiani.
Ad Offida il Gruppo FAI di San Benedetto del Tronto aprirà sette beni: Palazzo Comunale – Teatro del Serpente aureo, Collegiata, Palazzo Mercolini e Cantina Ciu Ciu, Museo Sergiacomi, Chiesa di San Michele, Chiesa di Santa Maria della Rocca.
«Inizia il conto alla rovescia, Offida si prepara a ripartire con questa iniziativa che ci vede coinvolti operativamente da oltre un anno – commenta l’assessore al turismo di Offida Cristina Capriotti – La città è pronta ad accogliere quanti vorranno ammirare le nostre bellezze architettoniche e con l’occasione apprezzare le nostre tipicità artigianali ed enogastronomiche. Siamo onorati di ripartire con la valorizzazione del nostro patrimonio culturale».
«Ringraziamo il FAI per aver scelto il nostro Borgo, per le sue giornate di Primavera – aggiunge il sindaco Luigi Massa. Abbiamo confermato tutta la nostra disponibilità, nonostante la pandemia imponga il doveroso rispetto di regole comportamentali. Lo facciamo con orgoglio e con il desiderio di una sentita rinascita».
I posti disponibili sono limitati; prenotazione obbligatoria sul sito www.giornatefai.it fino a esaurimento posti disponibili ed entro la mezzanotte del giorno precedente la visita.
Per prenotarsi e prendere parte all’iniziativa è richiesto un contributo minimo di 3 euro.
Saranno riservate agli iscritti, e a chi si iscriverà al FAI in occasione della manifestazione, le aperture diPalazzo Mercolini e Cantina Ciu Ciu e Museo Sergiacomi.
«Offida è un vero scrigno, non è solo un borgo ma una vera e propria città: con i suoi musei, il suo teatro, i suoi palazzi e tutti i suoi tesori. Siamo orgogliosi. Ringraziamo i tanti volontari e l’amministrazione comunale», dichiara la presidente FAI Marche, Alessandra Stipa.
«Come Gruppo di San Benedetto abbiamo scelto l’apertura di due luoghi del cuore come Villa e Parco Cerboni Rambelli e Riserva naturale Sentina, ma abbiamo voluto porre l’attenzione anche al resto del territorio e la possibilità di offrire Offida ai visitatori ci riempie di grande soddisfazione», conclude la capogruppo FAI di San Benedetto, Adele Gabrielli.
«Offida, uno dei borghi più belli d’Italia, affascinante per la sua configurazione geografica e per i misteri delle sue origini, accoglierà circa 190 studenti delle scuole superiori di San Benedetto del Tronto, Grottammare e Ripatransone che, in veste di Apprendisti Ciceroni, narreranno ai visitatori la storia, l’architettura e le curiosità di questo gioiello incastonato nelle colline del Piceno – dichiara Silvana Giordano, delegata scuola Gruppo FAI San Benedetto -. Tutto questo è stato consentito dalla disponibilità mostrata da dirigenti e docenti che hanno collaborato concretamente al fianco del Gruppo FAI di San Benedetto del Tronto, ma sopratutto dall’entusiasmo dei ragazzi, che con lo slancio e la passione della loro età , per le due giornate , del 15 e 16 maggio, faranno nuovamente risuonare le strade di festosa allegria.
A Santa Maria della Rocca ci saranno gli studenti del Liceo classico di San Benedetto, a Palazzo comunale con annesso teatro, opereranno gli studenti del Liceo scientifico Rosetti. La Collegiata vedrà gli studenti del Mercantini di Ripatransone, il Museo Sergiacomi, Palazzo Mercolini e la Chiesa di S. Michele gli studenti dell’ITG Fazzini di Grottammare. Ci auguriamo che la curiosità della scoperta e la voglia di tornare a vivere muoveranno visitatori da tante parti d’Italia, come è sempre accaduto negli anni passati e il prendersi cura, educare e vigilare, che è da sempre la missione del Fai, riprenderanno con forza il proprio cammino. Ringraziamo il professor Nicola Savini che ha contribuito con la realizzazione delle schede e gli incontri con gli studenti delle varie scuole».