I risultati del Referendum dell’8 e 9 giugno ad Ascoli: quanti cittadini sono andati al voto e come hanno votato sui 5 quesiti.
Il voto sui cinque referendum abrogativi dell’8-9 giugno non ha raggiunto il quorum necessario per poter essere considerato valido, come sappiamo ormai tutti. A livello nazionale, ha votato il 30,58% degli aventi diritto, pari a circa 14 milioni di persone su poco meno di 46 milioni di elettori. Mentre il quorum richiesto è del 50%+1.
Il dato di Ascoli Piceno non fa eccezione ma la percentuale di votanti è stata leggermente più alta della media nazionale. In città , infatti, ha votato il 31,88% degli aventi diritto. Mentre l’affluenza complessiva in complessiva in provincia è stata del 30,75%. Più alto invece il dato complessivo della Regione Marche, con un’affluenza al 32,70% degli aventi diritto. In ogni caso non sufficiente a raggiungere il quorum.
Il voto è stato indetto, a seguito di una campagna di raccolta firme, su quattro temi legati al lavoro e sulla modifica alla legge sulla cittadinanza. Scopriamo in dettaglio come hanno votato gli ascolani.
Il voto degli ascolani sui cinque quesiti referendari per i quali si è votato nei giorni di domenica 8 e lunedì 9 giugno è stato sostanzialmente in linea con quello nazionale, salvo poche variazioni. I sì sono stati leggermente superiori nei quesiti sul lavoro e leggermente inferiori su quello per la cittadinanza. Un segnale di come il tema del lavoro sia particolarmente sentito dagli ascolani, nonostante abbiano votato in troppo pochi per cambiare le leggi.
Qui sotto riportiamo i risultati per ciascuno dei cinque quesiti referendari ad Ascoli Piceno, confrontandoli con quelli nazionali.
Quesito numero 1, scheda verde, abrogazione della disciplina dei licenziamenti illegittimi nel contratto di lavoro a tutele crescenti, con la reintroduzione della norma dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori e del reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato, risultati ad Ascoli Piceno:
Quesito numero 2, scheda arancione, abrogazione dei limiti all’indennità in caso di licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese, che attualmente è di 6 mensilità , con il referendum si voleva reintrodurre la discrezionalità del giudice in tema di indennizzo, risultati:
Quesito numero 3, scheda grigia, abrogazione parziale delle norme sui contratti di lavoro a tempo determinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi, con la reintroduzione delle causali giustificative anche per i contratti di durata inferiore ai 12 mesi, risultati:
Quesito numero 4, scheda rosa, abrogazione delle norme che escludono la responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici, dunque con l’introduzione della responsabilità anche del committente di un appalto, risultati:
Quesito numero 5, scheda gialla, abrogazione parziale della legge sulla cittadinanza per dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale continuativa in Italia per il cittadino maggiorenne extracomunitario, risultati:
I dati sono del Ministero dell’Interno.