Molte persone stanno cadendo vittime di una vera e propria truffa che si presenta con il nome di Agenzia delle Entrate.
È tempo di fare la Dichiarazione dei Redditi, ma più che altro è il momento dei rimborsi. Chi è stato preciso nel provvedere a presentare il 730 all’inizio dell’estate, può già godere degli eventuali accrediti. Purtroppo, non tutti conoscono la procedura che l’Agenzia delle Entrate mette in atto per comunicare eventuali importi da riscuotere. E, per questo motivo, i malintenzionati si sono subito messi all’opera.
Di fatto, la comunicazione è un fattore molto importante, ma è anche vero che in Italia sono i commercialisti o i Caf ad occuparsi di tutto ed è a loro che i cittadini si rivolgono per le domande e le informazioni di cui necessitano. Eppure, visto che siamo nell’era digitale, qualcuno ha pensato di sfruttarla al meglio.
Allerta smishing, arrivano i falsi rimborsi via SMS: non è l’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate mette in guardia contro una nuova truffa che sfrutta gli SMS per carpire dati personali: il smishing. Questo termine indica una variante del phishing, in cui i malfattori utilizzano messaggi di testo invece delle email per ingannare le vittime. Gli SMS contengono un annuncio che promette un rimborso fiscale, spingendo il destinatario a cliccare su un link per verificare i propri dati e ricevere il presunto accredito. In realtà, l’obiettivo è rubare informazioni sensibili come dati personali e coordinate bancarie.
L’allarme è stato lanciato direttamente dall’Ente fiscale, che ha pubblicato un avviso dettagliato sul proprio sito web. Questi messaggi fraudolenti sono strutturati in modo da sembrare autentici, includendo dettagli come importi a credito casuali e link a pagine web falsificate che imitano il sito dell’Agenzia delle Entrate. Gli utenti vengono invitati a compilare un modulo con le proprie informazioni per ottenere il rimborso, ma in realtà finiscono per fornire dati preziosi ai truffatori. Un esempio tipico di tali messaggi potrebbe essere il seguente.
“L’Agenzia delle Entrate ha calcolato il vostro credito fiscale annuale e ha stabilito che avete diritto a un rimborso. Il rimborso ammonta a 214,10 euro. Verificate i vostri dati per ricevere il rimborso. Potete farlo facilmente tramite…”, si potrebbe leggere.
Parallelamente, l’Agenzia delle Entrate segnala anche nuove truffe via email che prendono di mira gli utenti di PuntoFisco. In questo caso, i messaggi fraudolenti provengono da indirizzi non ufficiali e spesso contengono oggetti come “Sospensione Punto Fisco“. I destinatari vengono informati che per evitare il blocco temporaneo del proprio account devono scaricare un file PDF e accedere tramite un link fornito nella email. Questo, però, rimanda ad una pagina web falsificata che imita il sito di PuntoFisco, con l’intento di rubare le credenziali di accesso.
L’Agenzia delle Entrate consiglia ai cittadini di prestare la massima attenzione a queste comunicazioni ingannevoli. È fondamentale non cliccare sui link presenti nei messaggi sospetti, non fornire dati personali, credenziali di accesso o coordinate bancarie. In caso di dubbio sulla veridicità di una comunicazione, è consigliato contattare direttamente l’Agenzia tramite i canali ufficiali presenti sul sito istituzionale o rivolgersi all’ufficio territorialmente competente.