Il 28° Convegno Fides “…perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” in programma in questi giorni nella zona palasport in viale dello Sport, proseguegiovedì 1 novembre, festa di Tutti i Santi, con una giornata ricca di incontri e testimonianze.
Dopo la Santa Messa alle ore 10.00, presieduta da Mons. Emidio Rossi, Vicario generale di Ascoli Piceno, l’appuntamento è per le ore 11.30 per un incontro dal titolo Nel fuoco del Suo Amore. Santa Caterina da Siena. Barbara Braconi, di Fides Vita, ripercorrerà i tratti salenti della vita di questa grande donna, patrona d’Italia e d’Europa, dottore della Chiesa seppure analfabeta.
Nel pomeriggio, alle ore 18.00, si terrà l’incontro-testimonianza Ti regalo una molla, su Andrea Mandelli. Andrea è un giovane venuto a mancare all’età di 19 anni per un tumore alle ossa. Pochi mesi prima di morire così scriverà in una lettera ad un’amica: “La cosa più bella è che ho tanti amici ma la cosa ancora più bella è che questi 19 anni è valsa la pena viverli per l’istante in cui L’ho incontrato. Ho impiegato tanto, 19 anni, ma sono stati utili per quel solo istante. Ne ho sentito sempre parlare, ma la volta dell’incontro personale è una. E una volta accaduto quel momento non lo dimentichi più. E le cose difficili diventano facili”. A rendere testimonianza della sua breve ma intesa vita segnata dalla malattia, ma soprattutto dall’incontro con Cristo, ci saranno Giovanna Falcon, scrittrice, e Antonio Mandelli, padre di Andrea.
In serata, alle ore 21.15, avrà luogo lo spettacolo teatrale La Bibbia, condotto da Paolo Cevoli, noto artista che ha partecipato a numerosi trasmissioni televisive. Cevoli porterà in scena alcuni volti della Bibbia, “il Libro dei Libri, da tutti conosciuto ma forse non da tutti letto”, e lo farà in maniera ironica, ma anche profonda: “A nominarla uno pensa che la Bibbia si occupi di storie antiche, ma in realtà è ancora attuale — spiega Cevoli —. Ognuno può ritrovare un po’ di sé in qualche pagina di quel libro perché vengono affrontati temi che oggi hanno una grande attualità: migrazioni di popoli, guerre e persecuzioni, il rapporto uomo-donna e quello tra padri e figli, e soprattutto la grande domanda sul male, che riecheggia in particolare nella vicenda di Giobbe: se Dio è buono, perché permette il male? Che senso dare al dolore e alla sofferenza degli innocenti?”. Interrogativi a cui Cevoli non dà risposte teologiche, ma lascia intravvedere la prospettiva con cui guardarli: quella dell’amicizia tra Dio e l’uomo, di un Amore che non lascia l’umanità in balia del suo limite.
“Dio assume la condizione umana per innalzarla – afferma l’artista in un’intervista –. La Parola, quella con la maiuscola, non risuona nell’iperuranio, si è fatta carne e dà un significato nuovo a tutte le parole. Nella storia c’è il bene e c’è il male, ma dopo la Risurrezione di Gesù il male non è più l’ultima parola sull’uomo e sul mondo. L’ultima, definitiva parola, è una parola di bene”.
I biglietti per questo spettacolo sono disponibili presso il punto informativo del Convegno.