San Benedetto, l’opposizione attacca: “Sindaco e Regione distruggono la sanità pubblica”

I problemi che assillano la sanità pubblica sono da sempre al centro dell’agenda politica sia dei governi nazionali che delle istituzioni locali. Da sempre fonte di durissimi scontri tra diversi schieramenti politici, nel corso degli anni nessuna delle maggioranze succedutesi al potere è riuscita a risolvere problemi ormai atavici come il numero dei posti letto, il personale sanitario e le ormai elefantiache liste di attesa

Aurora Bottiglieri consigliere comunale
Foto: sito ufficiale Comune di San San Benedetto – Ascoli.cityrumors.it

A San Benedetto esplode la polemica sui fondi destinati alla sanità pubblica. In una lunga, dettagliata e severa requisitoria i consiglieri comunali di opposizione Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci hanno duramente attaccato il sindaco Antonio Spazzafumo in merito al contenuto del documento sulla sanità locale.

L’analisi dei due esponenti di Pd-Articolo Uno-Nos e dei Verdi è complessa, molto elaborata e a dir poco spietata. “Si richiede la restituzione dei 43 posti letto persi negli anni dal nostro ospedale. Ma com’è noto i posti letto per aziende sanitarie territoriali nel piano socio sanitario regionale non sono modificabili“.

Pertanto – proseguono i consiglieri -, l’unica chance per far crescere i posti letto dell’ospedale di San Benedetto del Tronto è legata all’eventuale rinuncia di posti da parte dell’ospedale di Ascoli Piceno. Ma è un’ipotesi a dir poco improbabile, se non impossibile“.

L’atto d’accusa di Bottiglieri e Canducci entra poi nei dettagli del documento: “Ci si propone la razionalizzazione dei reparti e dei doppioni tra i due nosocomi di Ascoli e San Benedetto. Cosa significa, che i reparti doppioni dovrebbero sparire o essere ulteriormente ridimensionati? E quali saranno quelli sacrificati?“.

San Benedetto, la sanità è al collasso? Sì, secondo l’opposizione

Canducci consigliere comunale
Foto: sito ufficiale Comune di San San Benedetto – Ascoli.cityrumors.it

Sono del tutto ignorati i sindaci della vallata – proseguono i consiglieri -, come se le scelte per la sanità riguardino solo ed esclusivamente la nostra città e infatti le critiche sono piovute copiose”.

“La sanità Picena – prosegue l’analisi –  non è una  partita tra il nostro sindaco e quello di Ascoli,  dove noi siamo partiti con diverse pedine in meno ed il  Sindaco di Ascoli Piceno ha già dichiarato che nessun servizio verrà tolto al Mazzoni di Ascoli”.

Bottiglieri e Canducci puntano l’indice soprattutto contro la Regione, che non mantenuto alcuna delle promesse fatte durante le ultime campagna elettorali per ciò che riguarda la sanità pubblica locale.

La campagna elettorale del 2021 e soprattutto quella per le regionali del 2020 sono state incentrate entrambe sulla sanità. È stato promesso il ripristino dei servizi nel Madonna del soccorso, nuove  tecnologie, la riapertura del MURG, l’aumento di personale: annunci vuoti a cui non hanno mai fatto seguito provvedimenti concreti“.

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