Un grande progetto per il sociale e non è un caso che a proporlo sia stata una squadra di rugby, uno sport da sempre vicino all’inclusione sociale e lavorativa. E così l’Unione Rugby San Benedetto ha ricevuto l’approvazione dell’Assessorato comunale alle Politiche Sociali al progetto ‘Rugby a 360 Gradi – Percorsi di inclusione sociale e lavorativa a favore di soggetti disagiati’. ù
L’Unione Rugby Samb vuole infatti favorire i processi di inclusione sociale di ragazzi in situazione di disagio. I ragazzi partecipanti al progetto, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, provengono da situazioni di disagio e sono segnalati dalle cooperative sociali con le quali l’Unione Rugby Samb collabora da diversi anni.
Con l’impiego di tecnici federali e specializzati nel settore il progetto mirerà a costruire percorsi integrati per accompagnare i ragazzi nel percorso per la valorizzazione delle proprie capacità di scelta ed azione, per consentire di essere protagonisti, ed eventualmente modificare le proprie condizioni di vita.
“Sin dalla nostra nascita – ha dichiarato il presidente Edoardo Spinozzi – abbiamo sempre sostenuto le persone fragili, le persone in difficoltà e le famiglie numerose con diverse iniziative come quella di far pagare per intero la quota di iscrizione alla nostra Scuola Rugby al primo figlio mentre il secondo paga la metà e dal terzo in poi l’iscrizione è gratuita. Durante l’emergenza Covid-19 siamo stati al fianco dell’Asur per garantire il necessario approvvigionamento e stoccaggio dei Dispositivi per la protezione individuale (DPI) per gli operatori sanitari e abbiamo istituito un fondo per garantire alle famiglie meno abbienti l’attività sportiva.
Pensiamo che lo sport in generale e il rugby nello specifico sia un volano importante per la crescita morale e culturale delle persona. Nessuno deve rimanere indietro e sono contento che l’amministrazione comunale abbia creduto nei nostri valori e nel nostro impegno quotidiano in campo e fuori dal campo”.