Il 5 dicembre aveva denunciato ai carabinieri di avere subito una rapina in località Cesolo di San Severino Marche da parte di due sconosciuti, che dopo averlo minacciato con una pistola, gli avevano sottratto 1.300 euro, lo avevano colpito, ferendolo alla mano sinistra, alla testa ed al volto. Ma il suo racconto è risultato incompatibile con il tragitto che aveva descritto ai militari e così un autotrasportatore, residente in provincia di Pesaro Urbino, è stato denunciato in stato di libertà per simulazione di reato. Le risultanze sono al vaglio della Procura della Repubblica di Pesaro. L’uomo aveva spiegato tutti i movimenti effettuati con il suo camion e le consegne del materiale trasportato a vari esercizi commerciali del territorio di competenza di San Severino Marche, affermando di essere ripartito in direzione di una frazione di Cingoli. Giunto su una strada secondaria era stato fermato da un uomo che sbracciava in mezzo alla strada e che aveva chiesto aiuto per cambiare un pneumatico. ma una volta secso dal camion, era stato rapinato e colpito con una chiave inglese, cadendo a terra privo di sensi. Ha infine riferito di essere ripartito, senza allertare le forze di polizia. Le indagini sono state svolte dai carabinieri della della Stazione di San Severino Marche, in collegamento con la stazione che aveva ricevuto la denuncia nel Pesarese, e con l’ausilio dei militari di Castelraimondo, Pioraco, Treia e Potenza Picena. ma le testimonianze raccolte e l’analisi delle immagini di sistema di videosorveglianza cittadino hanno dimostrato che il percorso effettuato era completamente incompatibile con il racconto fornito dal giovane. Che al momento della presunta rapina era in un luogo distante e completamente diverso. (ANSA).