Smartphone, arriva la prima batteria commestibile: qual è il suo sapore?

Sta per arrivare la prima batteria commestibile al mondo. Come può essere mangiata, e quando potremo acquistarla?

Le batterie sono sempre più utilizzate a causa della produzione di nuovi dispositivi elettronici. I prodotti di questo settore sono aumentati, e ovviamente anche le batterie. Il punto è che lo spreco di materiale tecnologico è sempre più grande ormai. Questo provoca un ingente consumo, anche se non sembra. Tuttavia un ingegnere italiano potrebbe aver risolto il problema con una grande invenzione.

Inventata la prima batteria commestibile al mondo
Tutti i dettagli della batteria commestibile – Ascoli.cityrumors.it

Mario Caironi ha voluto creare una batteria ricaricabile. Può essere consumata come se fosse un alimento. Si tratta di un prototipo destinato al mondo della medicina, inoltre è considerabile come il germe dell’elettronica commestibile. In futuro potrebbe risolvere il problema dei rifiuti elettronici composti da elementi tossici. Continua a leggere per scoprire come è stata costruita questa batteria consumabile.

L’inventore spiega che la batteria è fatta con mandorle, capperi e alghe. Mario Caironi studia da anni le proprietà degli alimenti e la possibilità di abbinarli ai dispositivi. Vorrebbe creare un’ottima fusione per poterli ingerire, evitando gli effetti collaterali. Suppone che in futuro ci sarà spazio per questo genere di prodotti. Fino a quel momento, però, dovrà continuare a studiare a fondo e a migliorare la sua batteria commestibile.

La prima batteria consumabile al mondo: come è fatta e in che modo ci aiuterà

Per capire meglio come è fatta dobbiamo analizzare l’interno. La conduttività elettrica del dispositivo è alimentata con il carbone attivo. Il suo elettrolita, invece, è a base d’acqua. Il separatore impedisce ai cortocircuiti di entrare in contatto con le alghe nori.

Inventata la prima batteria commestibile al mondo
Ecco la prima batteria commestibile al mondo – Ascoli,cityrumors.it

La parte più interessante è che la batteria è incapsulata in un tubo di c’era d’api con due contatti dorati commestibili. Oltre ad essere consumabile, il dispositivo funziona come una batteria qualsiasi.

Questo succede perché i poli (positivo e negativo) sono integrati nel circuito. Trasformano l’energia chimica in energia elettrica in poche parole. La batteria ha 0,65 volt, un voltaggio discreto che fornisce corrente per 12 minuti. Per adesso la batteria commestibile è in fase di sviluppo, quindi non è finita.

Ci vorrà del tempo prima che venga ultimata. Attualmente resta soltanto un prototipo che non può essere mangiato. A quanto pare dovremo aspettare che il progetto venga completato. Fino a quel giorno è probabile che Mario Caironi e il suo team continueranno a migliorarla.

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