Brutte notizie per l’Ascoli Calcio: sfuma la trattativa per la cessione. Futuro incerto per la squadra bianconera. Cosa accade ora.
La scorsa settimana la trattativa per la vendita dell’Ascoli Calcio, storica squadra cittadina, si era arenata a causa dei debiti della società che si sarebbe dovuto accollare il nuovo compratore. Nulla però era ancora deciso e sembrava ci fossero degli spiragli. La trattativa era solo bloccata.
Pochi giorni dopo, però, l’ipotesi di cessione all’imprenditore Francesco Pecci, titolare dell’azienda viterbese Uniko, è definitamente sfumata. L’imprenditore non ne vuole sapere di accollarsi i debiti dell’Ascoli Calcio ed evidentemente non deve essersi formata quella cordata di imprenditori ascolani per aiutare il nuovo acquirente a sostenere i debiti della società
Non è bastata nemmeno la mediazione del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e ora la società di trova in grandi difficoltà. Il proprietario resterà l’imprenditore Massimo Pulcinelli? Oppure si troverà un nuoco compratore? Ecco che cosa bisogna sapere.
Niente vendita per l’Ascoli Calcio, l’imprenditore interessato si ritira dalla trattativa
L’Ascoli Calcio rimane invenduta con il ritiro dalla trattativa dell’imprenditore laziale Francesco Pecci e ora si cerca disperatamente un nuovo acquirente, vista la volontà del patron Pulcinelli di vendere la squadra. Il futuro, però, appare molto incerto, visto che l’unico acquirente interessato si è ritirato dalla trattativa per la cessione e al momento non ce ne sono altri.
Secondo le indiscrezioni, le pretese di Pulcinelli sarebbero state eccessive per Pecci, nonostante l’iniziale disponibilità dell’offerta da quest’ultimo avanzata. Un’offerta che, alla fine, non è stata formalizzata. L’Ascoli, pertanto, resta con il vecchio proprietario che, tuttavia, non vuole investire più nella squadra.
Pulcinelli è da circa un anno che prova a vendere l’Ascoli Calcio e questo è il quarto tentativo fallito. Il primo risale a giugno dello scorso anno, quando era stata aperta la trattativa per la cessione con il broker Alessio Magnone, della Mergers Corp M&A International.
I tifosi bianconeri avevano già mostrato parecchia insofferenza nei confronti della proprietà, esibendo inequivocabili striscioni allo stadio, alle ultime partite dell’Ascoli. L’ultima in particolare era finita malissimo, con la sconfitta in casa contro l’ultima squadra in classifica, il Legnago, già retrocessa. Segno evidente di una crisi di lunga durata che ha bisogno di essere risolta con nuovo spirito, nuove energie e anche nuovi investimenti.
Eppure, fino a qualche giorno fa, nonostante le difficoltà, la trattativa per vendere l’Ascoli Calcio all’imprenditore Pecci sembrava ancora in piedi. Dalle notizie che erano circolate, sembrava che ci fossero ancora margini, mentre Pecci si era già tirato fuori. Era stato l’entourage di Fioravanti a lasciar trapelare questa ipotesi ottimistica, in realtà la trattativa era sfumata, con il ritiro dell’imprenditore.
La società Ascoli Calcio ha circa 14,5 milioni di euro di debiti, come riporta il Quotidiano Sportivo. Pulcinelli si sarebbe accollato circa 4 milioni di euro, mentre la parte restante, più di dieci milioni di euro sarebbe finita a carico di Pecci. Una cifra eccessiva per l’imprenditore laziale che inizialmente aveva fatto un’offerta di 4,5 milioni, poi aggiungendo altri 1,5 milioni di euro ma non di più. Date queste condizioni, la trattativa è naufragata.
