Un mese di gennaio che l’Ascoli ha sfruttato a dovere per operare cambiamenti profondi all’interno della rosa a disposizione di Fabrizio Castori. Sono stati trenta giorni di lavoro molto intenso per il direttore sportivo Marco Giannitti che alla fine si è detto molto soddisfatto
La sessione invernale di mercato ha portato cambiamenti profondi nella rosa dell’Ascoli. Muovendosi in base a precise indicazioni fornite dall’allenatore Fabrizio Castori, il direttore sportivo Marco Giannitti ha concluso diverse operazioni sia in entrata che in uscita.
Sono nove i volti nuovi che hanno varcato l’ingresso del Picchio Village in questi ultimi trenta giorni, rinforzi necessari ad accrescere la qualità della rosa in vista dell’ultimo segmento del campionato. Per centrare la sospirata salvezza non i poteva prescindere da un potenziamento dell’organico.
Si può affermare senza troppi timori di smentita che l’obiettivo sia stato ampiamente centrato. Giannitti è riuscito a rinnovare la squadra colmando al tempo stesso le lacune emerse nella prima parte della stagione.
Scendendo più nel dettaglio, il direttore sportivo bianconero ha consegnato a Castori un portiere, il colombiano Vasquez in prestito dal Milan; il terzino sinistro Raffaele Celia, tre difensori centrali del livello di Riccardo Gagliolo, Valerio Mantovani e Sauli Vaisanen.
Anche il centrocampo ha visto arrivare due rinforzi importanti come Luca Valzania dalla Cremonese e l’algerino Karim Zedadka, a lungo seguito dalla dirigenza del Picchio. Infine due nuovi tasselli sono stati aggiunti anche in attacco: il finlandese Jeremiah Streng e lo slovacco David Duris.
A fronte di nove innesti la società ha provveduto a cedere quegli elementi che non rientravano nei programmi della società o che con i nuovi arrivi avrebbero trovato ancora meno spazio del solito. E così Giannitti ha piazzato Barosi al Cerignola, Gnahoré alla Dinamo Bucarest, Manzari alla Feralpisalò, Haveri al Catania e Millico al Foggia.
Cinque cessioni che snelliscono il monte ingaggi e rendono la rosa a disposizione di Castori molto più omogenea. Ed è proprio l’allenatore marchigiano ad avere in questo momento la responsabilità dell’esito della stagione. La società ha esaudito le sue richieste e fatto tutto ciò che poteva per rinforzare la squadra.
Già a partire dal match di domenica contro il Sudtirol l’Ascoli è chiamato a conquistare i tre punti utili a scavalcare in classifica proprio i tirolesi e ad allontanarsi, temporaneamente, dalla zona salvezza. I tifosi e la proprietà invocano a gran voce la permanenza in Serie B, spetta alla squadra esaudire il loro desiderio.