Il comune di San Benedetto del Tronto ha deciso di stringere ancora di più le maglie dei controlli sulla cattiva gestione da parte dei cittadini dei sacchetti di rifiuti urbani
Picenambiente, l’azienda responsabile della gestione dei servizi legati alla nettezza urbana nella cittadina della riviera marchigiana, ha dichiarato guerra ai cosiddetti “furbetti” dei rifiuti. Cioè chi continua ad abbandonare soprattutto materiale indifferenziato su quelle che possono essere definite zone franche, in pratica chi non effettua una raccolta differenziata accurata e per di più sceglie di lasciare i sacchetti a terra, fuori dai cassonetti, nonostante la presenza di divieti e addirittura, in alcuni casi, di telecamere pronte a cogliere gli stessi cittadini in flagrante.

Da alcuni anni oramai San Benedetto del Tronto ha istituito la figura dell’ispettore ambientale. Il Comune, avvalendosi del personale dipendente dell’azienda che gestisce la raccolta o lo smaltimento dei rifiuti in città, ha dato il via al controllo e alla vigilanza delle zone a rischio della città nell’ambito del corretto smaltimento dei rifiuti urbani da parte dei cittadini privati e degli esercenti di esercizi commerciali.
Oramai è guerra con i furbetti dell’immondizia
Invece di seguire la corretta procedura di smaltimento dei rifiuti domestici, con i relativi sacchetti indicati per la raccolta differenziata, decine e decine di cittadini hanno continuato in questi anni a raccogliere tutta la spazzatura nei classici sacchi neri per abbandonarli poi di fianco ai relativi cassonetti, incuranti delle regole introdotte sulla raccolta differenziata e senza la minima paura di poter essere anche “beccati” sul fatto.

Ecco perchè il comune di San Benedetto da alcuni anni ha introdotto la figura dell’ispettore ambientale con il compito di vigilare e colpire i cittadini non in regola. L’abbandono di rifiuti ingombranti, il conferimento di potature senza previa prenotazione del ritiro, la mancata adesione alla raccolta differenziata con i ritiri programmati in giorni specifici della settimana, tante sono le infrazioni che quotidianamente vengono rilevate in varie zone della città, soprattutto in quelle a ridosso delle isole ecologiche.
Un giro di vite sui controlli
Ecco perchè, nonostante centinaia di verbali di multe redatti ai danni di cittadini, esercenti e piccole aziende che sul territorio si rendono protagonisti di violazioni palesi delle regole sullo smaltimento dei rifiuti domestici, ora il comune, sempre in stretto contatto con l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a San benedetto del Tronto, ha deciso una stretta sui controlli, un giro di vite ritenuto necessario per combattere i furbetti. L’opera di istruzione e sensibilizzazione compiuta in questi anni a quanto pare è servita a molto poco, nonostante gli ispettori ambientali, con 3.263 interventi in totale e una media di 272 interventi al mese, abbiano rilevato e sanzionato in tutto 282 violazioni del regolamento sul conferimento dei rifiuti, determinando così un introito complessivo per le casse comunali di 36.776 di euro.

Ecco perchè ora ci saranno pattugliamenti sul territorio per prevenire l’errato smaltimento dei rifiuti e saranno installate ancora più telecamere in grado di riprendere in flagrante chi non rispetterà le regole della raccolta differenziata, soprattutto nelle zone più “sensibili”. Una linea davvero dura quella scelta dal comune marchigiano per provare a debellare un malcostume a quanto pare difficile da correggere.





