Si tratta di un passaggio burocratico fondamentale per estendere anche al territorio marchigiano i benefici previsti per le regioni del Sud e avere maggiore flessibilità negli investimenti
Come annunciato già nell’agosto scorso dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad Ancona, è stato approvato definitivamente dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati l’iter legislativo che sancisce l’ingresso di Marche e Umbria nella Zona economica speciale, chiamata Zes, con l’obiettivo di favorire la ripresa economica e sostenere la competitività delle imprese.

Salgono così a dieci le regioni che già facevano parte della Zes unica, Marche e Umbria vanno ad aggiungersi ad Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Nella Zona Economica Speciale, per le aziende attive sul territorio e per tutte quelle che vi si insedieranno in futuro, sono previste semplificazioni amministrative e agevolazioni agli investimenti, per regalare un nuovo impulso alle imprese e alle aziende di questi territori.
Una svolta importante
Era stata annunciata mesi fa dal Governo, ma oggi è arrivata l’ufficialità con l’approvazione definitiva. La commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato il disegno di legge per l’ingresso della regione Marche nella Zona economica speciale, una svolta importante che si pone l’obiettivo di attrarre investimenti, rilanciare l’occupazione e favorire la rinascita dei territori produttivi e interni del Centro Italia. “La ZES rappresenta un’opportunità unica per le Marche che per le misure della semplificazione amministrativa e dei bonus occupazionali si rivolge all’intero territorio regionale“, ha voluto sottolineare il presidente della Regione Francesco Acquaroli dopo l’approvazione dell’iter, aggiungendo poi che la ZES rappresenta un traguardo storico per il futuro della regione, “un impatto concreto e duraturo per riportare la nostra regione al centro dello sviluppo, creando occasioni per imprese e giovani”, ha concluso il presidente.

Tra le misure più rilevanti previste con lo ZES c’è quella di un credito d’imposta previsto per gli investimenti effettuati nelle regioni che ne possono beneficiare, a condizione che siano conformi alle normative europee sugli aiuti di Stato. L’agevolazione riguarda l’acquisto di nuovi impianti, attrezzature, macchinari e immobili strumentali. Per facilitare l’accesso a questi incentivi sono previste semplificazioni procedurali, così da garantire maggiore rapidità nell’attivazione degli investimenti.
Una grande possibilità di crescita
L’ingresso delle Marche nella ZES unica rappresenta un’estensione strategica della politica di coesione nazionale, offrendo nuove opportunità alle imprese locali e nazionali. Il provvedimento si inserisce nel più ampio disegno di riequilibrio territoriale e crescita infrastrutturale promosso dal governo, con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle aree in transizione e attrarre nuovi investimenti produttivi nel Centro Italia. “Accogliamo con grande soddisfazione il risultato odierno: la maggioranza ha lavorato in modo coeso e determinato per garantire un percorso rapido a un provvedimento che dota le due regioni di uno strumento fondamentale per attrarre capitali, stimolare la crescita economica e creare nuova occupazione“, ha affermato la sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle finanze e deputata di Fratelli d’Italia, Lucia Albano, dopo l’approvazione definitiva.

Grazie all’entrata nella zona economica speciale, nella regione si potrà generare un ambiente fertile e vantaggioso per le aziende, che possono investire riducendo i costi e snellendo le procedure e i tempi della burocrazia. In questo modo, i luoghi che vengono inclusi nelle zone economiche speciali hanno l’opportunità di migliorare la competitività e sfruttare il rilancio occupazionale, trattenendo soprattutto i giovani talenti locali e attirandone di nuovi.




