Arriva in Tribunale e viene arrestato dai Carabinieri: si era presentato così…

Un uomo è stato fermato e successivamente arrestato all’ingresso del Palazzo di Giustizia dopo aver allarmato i metal detector 

Un uomo di circa 50 anni, di origine ucraina, è stato fermato ieri mattina all’ingresso del Palazzo di Giustizia di Ascoli Piceno durante dei normali controlli di sicurezza. Il suo tentativo di introdursi armato di due coltelli è stato fermato dal suono del metal detector che ha allarmato la Fi.Fa Security all’ingresso principale. Recatosi in tribunale per sbrigare una pratica – doveva ritirare alcuni documenti – è stato trovato con un coltello appeso al portachiavi e l’altro, invece, nascosto dentro un borsello che portava con sé. L’intervento delle forze dell’ordine è stato necessario. A nulla sono serviti i tentativi di giustificazione del cinquantenne che ha provato a convincerli che fossero due strumenti necessari per il suo lavoro.

Arriva in Tribunale e viene arrestato dai Carabinieri: si era presentato così…
Uomo arrestato all’ingresso in tribunale (Pixabay) – Cityrumors.it

Una volante della Questura si è recata prontamente sul posto. Questi hanno provvisto al sequestro delle due armi che l’uomo aveva in suo possesso e, dopo averlo identificato, lo hanno denunciato con l’accusa di porto abusivo di armi da taglio. A nulla sono servite le sue giustificazioni, con l’uomo che ora sarà chiamato a rispondere legalmente del possesso dei coltelli, soprattutto in un luogo delicato com’è il tribunale cittadino. La notizia in queste ore ha fatto il giro della costa marchigiana, sollevando un’ondata di curiosità intorno a questa vicenda.

Cosa dice la legge?

Questo tipo di violazione è considerata molto grave dalla legislazione italiana, soprattutto – come già detto – in un luogo considerato sensibile come il tribunale. Qui, infatti, le misure di sicurezza sono rigorose e minuziose proprio per garantire l’incolumità di tutti i presenti e delle importanti personalità che si aggirano per i corridoi della struttura. In tal senso, la legge n. 110/1975 del codice penale prevede: “Il divieto di porto di arma impropria (coltelli, archi, balestre, accette, forbici, attrezzi per arti marziali). Tali strumenti possono essere portati solo per giustificato motivo cioè per essere usati per la loro destinazione principale”. 

Cosa dice la legge?
L’uomo aveva provato a introdurre due coltelli in tribunale (Pixabay) – Cityrumors.it

Poco credibile, probabilmente troppo generica, la giustificazione dell’uomo. I leciti dubbi della sicurezza, in particolar modo, si sono sollevati davanti alla necessità di introdurre i coltelli in tribunale, soprattutto se destinati a scopi lavorativi, ben distanti dalle ragioni per cui si trovava nel Palazzo di Giustizia. La pena che rischia ora il cinquantenne? La legge n. 110/1975 prevede che questa vada da una semplice ammenda per casi di lieve entità, fino all’arresto da tre a sei anni e un’ammenda da 5.000 euro a 20.000 euro per le persone che, non munite di licenza, introducono le armi all’interno di riunioni pubbliche.

Gestione cookie