Sui social è scoppiata la polemica per la mancata celebrazione della messa di Natale in una scuola di Venarotta, Ascoli Piceno.
Le critiche sono piovute sul dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Venarotta in provincia si Ascoli Piceno, colpevole, secondo alcuni, di privare i ragazzini di una delle tradizioni del periodo natalizio, la messa di Natale, appunto. Ma c’è anche chi difende la scelta di non celebrare la messa di Natale a scuola, perché luogo non adatto a riti religiosi.
Intanto la vicenda ha acceso i social, dove molti commentatori hanno espresso il proprio pensiero in merito. C’è chi se la prende con il politicamente corretto parlando di “deriva isterica” e chi indica la scelta del dirigente come giusta. Lui ha spiegato che quel momento di preghiera non si è più celebrato per motivi pratici, in pratica con la pandemia di Covid. Ed in seguito non è stato più riproposto poiché non richiesto. Fino alla polemica di queste ore.
Messa a scuola, tra tradizione e laicità
Sono diversi i messaggi sui social che prendono di mira il dirigente dell’Istituto scolastico comprensivo di Venarotta Sergio Spurio, accusato di aver voluto discriminare i ragazzi di religione cristiana. Tutto è partito da un messaggio su Facebook di una utente che ha scritto sulla pagina del Sindaco di Venarotta.
“Ci tenevo a mettervi al corrente di una situazione a dir quanto vergognosa che si sta creando nella nostra comunità – si legge nel messaggio – nella Santa Messa di stasera Don Umberto ci ha comunicato che la messa Natalizia dedicata agli studenti della scuola Venarottese non sarà celebrata poiché all’interno dell’istituto scolastico ci sono ragazzi di una religione diversa dalla nostra”.
“Premetto che ognuno di noi professa e prega il proprio Dio senza giudizio e discriminazione, ma penso che sia un paradosso e un’assurdità non permettere ai nostri ragazzi di vivere IL NATALE come seme sembr fatt… visto che VENAROTTA è un paese ITALIANO E CRISTANO!”
Il messaggio si conclude con: “Cari paesani e caro Sindaco non permettiamo questo scempio, chi non vuole assistere alla messa può rimanere con le bidelle a scuola o nelle proprie case come si faceva ai nostri tempi. Ma questa è casa nostra, il nostro paese, le nostre tradizioni. Facciamo qualcosa !!! Grazie”.
Tra chi applaude al commento c’è poi anche chi lo critica, come un utente che riflette: “Ma qualcuno di questi individui sa la definizione di stato laico? Perché mi sembra paradossale una situazione del genere. Inoltre, più che ora di religione farei una lezione di costituzione dello stato italiano a TUTTI”.
Alla fine è intervenuto proprio lo stesso dirigente, che ha ribadito di non volere in alcun modo cancellare appuntamenti tradizionali. “Non sono contrario a un’iniziativa del genere, visto che il nostro motto è quello di una ‘scuola del territorio, sul territorio e per il territorio. Ma queste attività devono essere presentate al consiglio d’istituto, per valutarne la fattibilità”.
Insomma, la scuola non ha cancellato nessuna tradizione, semplicemente, come ha spiegato Spurio, nessuno ha elevato la proposta della messa natalizia. “Però si è ancora in tempo. Se arriverà una proposta, il consiglio di istituto la valuterà”, ha concluso il dirigente.