C’è uno scorcio stupendo ad Ascoli, ma potrebbe non essere più visibile: tutto a causa di un cittadino privato
C’è un posto che rappresenta una delle attrazioni più affascinanti della città di Ascoli, non solo per le sue origini storiche ma anche perché si trova in uno dei paesaggi più suggestivi immaginabili. Tuttavia, recentemente l’accesso a questo ponte è diventato impossibile.
Stiamo parlando del famoso Ponte di Tasso. Questo antico manufatto medievale, situato vicino a Castel Trosino, è da sempre stato un luogo prediletto sia dagli appassionati della natura che dai turisti grazie alla sua posizione privilegiata su uno dei tratti più incontaminati del torrente Castellano. La presenza di una piccola cascata ha reso questo luogo particolarmente amato, attirando migliaia di visitatori negli anni.
Il ponte in travertino con la sua caratteristica forma ad arco a tutto sesto rappresenta non solo un elemento architettonico significativo nell’ambito delle costruzioni medievali ma anche un simbolo dell’armonia tra storia e natura che caratterizza questa zona dell’Italia centrale. Restaurato dopo anni d’incuria affinché potesse essere nuovamente accessibile ai visitatori, ora sembra destinato all’oblio proprio quando avrebbe dovuto vivere una nuova stagione di apprezzamento pubblico.
Ponte di Tasso, l’accessibilità negata e le proteste della comunità
La principale via d’accesso al ponte di Tasso è oggi impraticabile. Oltre alla difficoltà di parcheggiare l’auto lungo la strada che conduce a Rosara per la mancanza di aree attrezzate, il percorso verso il ponte si snoda attraverso terreni privati e si rivela estremamente impervio.
Da un lato, il passaggio è stato interdetto da proprietari privati rendendo così inaccessibile il sito a chiunque desideri raggiungerlo per godere delle sue bellezze naturali o fare un bagno nelle acque cristalline del torrente. Dall’altro lato, coloro che tentano comunque l’avventura mettono a rischio la propria sicurezza data la presenza di precipizi lungo i sentieri e la difficoltà nel ricevere soccorsi rapidamente in caso di incidenti.
La situazione ha suscitato malcontento e proteste tra i residenti e i numerosi visitatori che negli anni hanno frequentato il luogo. Nonostante il riconoscimento del valore storico e paesaggistico del ponte da parte del Fai (Fondo Ambiente Italiano), che lo ha incluso tra i luoghi del cuore da salvaguardare attraverso votazioni pubbliche e campagne informative, oggi ci si trova davanti a cartelli di divieto circondati da filo spinato che ne impediscono l’accessibilità.
Molti si chiedono come sia possibile che un bene così prezioso possa essere sottratto alla fruizione pubblica e come le autorità possano tollerare una situazione tanto rischiosa dal punto vista della sicurezza.
