Dopo il tentato femminicidio, l’uomo è stato arrestato e pare si sia reso conto di quello che ha fatto, ma la moglie è ancora in ospedale in prognosi riservata
Una scena che ha fatto terrorizzare tutti. Vedere un uomo che aggredisce la moglie e l’accoltella svariate volte non è stato bello, soprattutto per un uomo che stava passando in quella zona e, pare, abbia visto gran parte di una situazione davvero atroce, con il marito sulla moglie mentre cercava di farle del male e, probabilmente, ucciderla. Era accecato dalla rabbia, ora in carcere sembra che si sia reso conto di quello che ha fatto, dare coltellate alla propria moglie, ridurla quasi in fin di vita e ora a mettersi a piangere in carcere e cercare disperatamente di sapere come sta la propria moglie.
La donna si chiama Patrizia ed è in gravi condizioni. L’uomo, Davide Sebastianelli non si dà pace e dal carcere chiede continuamente notizie sulle condizioni cliniche della moglie che è ricoverata nel reparto di rianimazione all’ospedale di Torrette. La prognosi è e restano serie e soprattutto “difficili condizioni cliniche“, diceva il bollettino diramato dai medici dell’ospedale. La donna è stata operata d’urgenza anche perché ha perso molto sangue, considerate le diverse coltellate che ha ricevute, sembra anche in due zone vitali al fianco. L’uomo, un operaio metalmeccanico con il quale la donna non viveva più insieme ormai da tempo, avrebbe inferto almeno cinque fendenti sul corpo della povera signora Patrizia.
Accusa grave di tentato omicidio aggravato
La Procura di Ancona non ha dubbi e l’accusa sarebbe quella di tentato omicidio aggravato. L’uomo, Davide Sebastianelli, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere una volta davanti al giudiceI carabinieri del Nucleo Investigativo di Ancona, secondo quanto si apprende, tutto sarebbe avvenuto all’interno della Renault Clio dell’uomo, con il litigio e la violenta aggressione con il coltello.
Secondo i carabinieri ci sarebbero diversi testimoni che avrebbero assistito al tentato omicidio, tanto che si dice che l’uomo l’avrebbe attesa sotto casa e inviatta a salire in macchina per un ultimo chiarimento. La solita scusa, dalla quale bisognerebbe sempre diffidare. Poi è successo il dramma con la lite, a cui tanti avrebbero assistito o quanto meno sentito, l’aggressione e le coltellate quasi mortali per la povera Patrizia che adesso lotta per restare in vita.