Emergono novità sconcertanti a proposito dell’uccisione di Concetta Maruocco da parte del marito reo confesso Franco Panariello.
Il marito della donna uccisa aveva il divieto di avvicinamento ed era già sotto processo per lesioni e maltrattamenti per cui era controllato con il braccialetto elettronico. Il dispositivo che avrebbe dovuto allertare sia la donna che le forze dell’ordine, però è scattato in ritardo. In pratica ha dato l’allarme quando l’uomo, che abitava a Cancelli di Fabriano, era già all’interno dell’abitazione della moglie a Cerreto d’Esi.
Concetta Maruocco è stata uccisa a coltellate dall’uomo con cui era sposata e dal quale si stava separando. In passato la donna lo aveva già denunciato per lesioni e maltrattamenti in famiglia, tanto che Franco Panariello era già sotto processo. L’uomo aveva anche il divieto di avvicinamento, ma nessuno è riuscito a impedire che si recasse a casa della moglie. Qui l’ha uccisa mentre in casa c’era la figlia sedicenne. Ora c’è chi parla di femminicidio annunciato.
Femminicidio a Cerreto d’Esi: il braccialetto elettronico è stato manomesso?
Subito dopo essere entrato in casa della moglie grazie a delle chiavi che ancora possedeva nonostante vivesse a Cancelli di Fabriano e dovesse rispettare un ordine relativo al divieto di avvicinamento, Panariello ha chiesto alla figlia minorenne, presente in casa e svegliata dal trambusto della colluttazione, di chiamare i carabinieri: “Ho fatto un casino…”, avrebbe affermato rivolgendosi alla figlia, rimasta sotto shock per l’accaduto.
Il delitto, anzi è più corretto parlare di femminicidio di Cerreto d’Esi, ha scosso tutta l’Italia e non solo il paese in provincia di Ancona dove viveva Concetta Maruocco, e dove è morta a 53 anni per mano del marito violento da cui si stava separando.
All’arrivo delle forze dell’ordine l’uomo si è autoaccusato dell’omicidio della moglie e ha mostrato dove aveva messo il coltello usato per colpirla decine di volte. È stato fermato e condotto agli arresti con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Panariello, che Concetta aveva denunciato anche per violenza sessuale, è difeso dall’avvocato Ruggero Benvenuto.
Resta da stabilire se il killer reo confesso abbia preso il coltello in casa o se lo abbia portato con sé prima di entrare nell’abitazione. In questo caso ci sarebbero gli estremi per contestargli anche la premeditazione.
Si resta in attesa anche di capire a chi verrà affidata la figlia minorenne, che su Facebook ha commentato le frasi di chi ha provato ad alleggerire la posizione del padre: “Ho visto mia madre soffrire perché l’uomo “non così tanto violento” la picchiava tutti i giorni. Persone che difendono una bestia così non meritano rispetto”.