Inciampa in una buca, si rompe la gamba ma la beffa è atroce

Si era accostato con la macchina per gettare l’immondizia, ma non si era accorto che c’era una voragine vicino ai cassonetti

Si era accostato con la macchina vicino ai cassonetti per gettare i rifiuti, ma non si era accorto, forse per la velocità d’esecuzione e per la normalità dell’atto, che nei pressi dei cestini per l’immondizia c’era una buca molto grande e che lui ha centrato con tutto se stesso. E’ caduto, si è rotto una gamba ed è dovuta intervenire l’ambulanza che l’ha portato con emergenza al pronto soccorso. L’uomo in questione non è più giovanissimo, ma aveva 60 anni e non è stato facile recuperare.

La svista
Una buca che sembra una voragine (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Lui, il signore, giustamente si è rivolto ad un tribunale per vedersi riconoscere dei soldi per un danno che aveva subito, anche perché le buche per strada non ci devono essere. E così, fa causa al Comune e in primo grado, il tribunale civile aveva riconosciuto la piena e totale responsabilità del Comune stesso che, accettando la sconfitta, aveva versato all’anziano signo quasi 27mila euro per risarcirlo per i pensati problemi e danni che aveva avuto per quella caduta in quel giorno funesto.

Il tribunale ci ha ripensato e ha dato torto alla vittima

La denuncia
La polizia locale di Ancona che effettua controlli (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Ma c’è stato un problema per il povero uomo che aveva subito un danno e ha avuto anche ragione, ma la beffa è dietro l’angolo. Nel ricorso che ha depositato da prassi il Comune di Ancona, l’appello ha ribaltato il verdetto del primo grado con grande sorpresa. Già perché al povero 60enne anconetano non è stata perdonata la disattenzione, tanto che secondo i giudici avrebbe dovuto essere più attento e accorgersi della buca e il fatto che ci sia caduto è praticamente colpa sua. Incredibile, ma vero.

Una beffa atroce per questo povero uomo che cadendo, si procurò una frattura alla gamba e fu anche costretto ad un intervento chirurgico alla gamba che l’ha tenuto fermo e quasi isolato per 40 giorni. Ma non è tutto. Il Comune, non contento, gli ha anche chiesto indietro l’intero importo liquidato, più ovviamente le spese legali per il doppio grado di giudizio a cui si è andati, con una decisione avversa la prime e positiva per il Comune la seconda. Un totale di 30.000 euro

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