Un deterrente che sta avendo tanta fortuna contro chi lasciava i rifiuti e se ne andava indisturbato: tanti sono stati pizzicati e multati
Una delle cose che più fa arrabbiare e vedere campi e strade completamente pieni di immondizia, lasciate lì come se facessero parte della zona. Per questo in alcune città e posti delle Marche sono state inserite, quasi nascoste, delle telecamere di sorveglianza per cercare di scovare chi fa queste cose, ma anche e soprattutto per impedirle. E da qualche tempo, ovvero da quando ci sono questi dispostivi, le cose sono un po’ migliorate.
Dispositivi e telecamere che stanno raggiungendo il loro scopo. Prima era una sorta di terra allo stato brado dove si buttavano cose all’impazzata e dove restavano per anni, con aziende pagate dal comune che dovevano rimuovere televisori, frigoriferi e tanto altro ancora. Persone che buttavano e gettavano qualsiasi cosa. Alla fine sono state installare telecamere per provare a vedere se funzionavano quanto meno da deterrente. E in alcuni casi questa specie di sperimentazione sta portando degli effetti utili. Basti pensare che, almeno rispetto a prima, sono state inflitte una quarantina di sanzioni nel mese di febbraio dalla Polizia Locale per abbandono dei rifiuti all’interno di spazi consentiti.
Grazie al sistema sono stati individuati e sanzionati tanti soggetti
Gli accertamenti e le varie individuazioni di persone che hanno gettato rifiuti dove non dovevano farlo è anche e soprattutto grazie all’attivazione delle foto-trappole e una particolare strumentazione di videosorveglianza inseritte in zone critiche. Adesso, infatti, da quando ci sono di rifiuti ne vengono gettati molto meno. Sembrerebbe che il sistema funzioni, almeno rispetto a quanto veniva fatto in precedenza.
Un sistema che ha una sua prerogativa e che funziona in maniera indiscriminata e senza alcun tipo di problema. Una volta registrate le immagini, tramite addirittura una piccola sala operativa, c’è un agente che verifica le immagini e le riprese per individuare le persone che hanno commesso il reato. Identificata l’infrazione e il soggetto, magari con le foto o con il numero di targa della macchina, si accede al sistema che risale alla persona e viene multata e sanzionata quasi all’istante.