L’idea per combattere lo spreco alimentare: l’iniziativa nata nelle Marche

L’associazione Foodbuster, fondata nel 2017 nelle Marche, si occupa di recuperare gli avanzi di cibo da matrimoni o eventi similari per consegnarli agli enti e alle associazioni culturali come la Caritas

I volontari di Foodbuster, una tra le prime associazioni italiane ad occuparsi dello spreco alimentare, hanno proposto di raccogliere gli avanzi dalle sagre e dalle feste. Attualmente l’iniziativa è stata proposta ai comuni dell’Ambito Territoriale 12 (Falconara Marittima, Agugliano, Polverigi, Chiaravalle, Monte San Vito, Montemarciano, Camerata Picena).

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L’idea per combattere lo spreco alimentare: l’iniziativa nata nelle Marche – Ascoli.Cityrumors.it

Il presidente dell’associazione, Diego Ciarloni, ha però ammesso come l’iniziativa in questione potrebbe essere estesa anche a tutta la Regione Marche in futuro. In merito Ciarloni ha spiegato: “Il progetto è attivabile già dall’estate in questo modo il cibo in eccedenza dagli eventi non viene più sprecato”. 

Nel 2023 l’associazione ha raccolto ben 736 kg di avanzi di cibo, tra cui 403 kg dalla ristorazione e 188 kg dai vari eventi organizzati proprio dai Foodbusters.

Foodbusters, alcune curiosità sull’associazione

L’associazione ha iniziato la proprio attività nel 2016, anche se la fondazione vera e propria è arrivata un anno dopo. Nel dettaglio fu raccolto tantissimo cibo in eccesso alla fine di un matrimonio e gli avanzi furono donati alla mensa di Padre Guido.

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L’associazione Foodbuster, fondata nel 2017 nelle Marche, si occupa di recuperare gli avanzi di cibo da matrimoni o eventi similari per consegnarli agli enti e alle associazioni culturali – Ascoli.Cityrumors.it

Ciarloni, si legge su centropagina.it, ha poi spiegato: “Gli sposi e le aziende ci contattano, fanno una offerta e noi andiamo a recuperare il cibo a qualsiasi ora, al termine del matrimonio o dell’evento aziendale, lo disponiamo nei contenitori e lo portiamo agli enti solidali. Siamo tutti volontari, nessuno percepisce rimborsi”. 

L’associazione ha avuto modo anche di raccogliere del cibo in eccesso da un matrimonio svoltosi in Sicilia e Ciarloni ha specificato come gli avanzi vengono donati alle associazioni più vicine al luogo dell’evento in cui vengono recuperati.

“Donare il cibo in eccedenza – ha concluso il presidente dell’associazione – è un’opportunità che va a vantaggio dell’ambiente e di chi è in condizioni di difficoltà economica. Il cibo, non è merce, ma un bene comune, un bene della collettività, dobbiamo compiere uno scatto su questo concetto». Da qui l’idea di ampliare la raccolta, estendendola agli eventi di paese”.

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