Se state valutando di fare il cappotto termico con gli incentivi statali, ecco le 4 opzioni che potete sfruttare oggi.
Sempre più persone stanno valutando l’opzione cappotto termico per la propria abitazione. Un lavoro che in realtà sta diventando sempre più importante e a breve risulterà fondamentale. Per via degli obiettivi di sostenibilità ambientale che sono presenti nell’ultima direttiva UE EPBG che obbligano a mettere l’efficientamento energetico al primo posto.
Se avete deciso di procedere con tutte le operazioni necessarie per la vostra casa, allora dovete sapere che anche per questo 2024 potete usufruire di importanti incentivi statali. Ce ne sono in particolare 4 che hanno regole diverse ma che vi daranno modo di risparmiare – e non poco – per i lavori che avete previsto. Ecco di quali si tratta e quali sono i requisiti minimi per potervi accedere.
Cappotto termico: i 4 incentivi statali a cui poter accedere
Per fare il cappotto termico, ci sono ben 4 incentivi statali che potrebbero interessarvi per ammortizzare i costi del avori. Ossia il Superbonus 70%, l’Ecobonus, il Sismabonus e il Bonus ristrutturazioni. Con le regole che resteranno in vigore anche in questo 2024 e daranno modo ai cittadini di migliorare l’efficientamento energetico della propria abitazione.
Partiamo dal Superbonus 70%, un incentivo pensato per le persone fisiche al di fuori di attività di impresa, arti o professioni. Per il riconoscimento dei lavori, bisogna procedere per superfici verticali opache, inclinate e orizzontali che vanno a coinvolgere l’involucro per oltre il 25% delle superfici disperdenti lordo della struttura. Con l’incentivo pari al 70% fino al 31 dicembre 2024 e al 65% fino al 31 dicembre 2025.
Discorso simile per l’Ecobonus, che può essere utilizzato sia da enti pubblici e privati fino al prossimo 31 dicembre 2024 con una detrazione fiscale che hanno aliquote variabili. Con la detrazione che va ripartita necessariamente in 10 quote annuali. Per ciò che riguarda il Sismabonus, invece, questo incentivo può essere richiesto solo dagli abitanti dell’Italia centrale e se i lavori vanno a ridurre i rischi sismici dell’edificio. Con un limite di spesa consentito di 136mila euro.
Concludiamo con il bonus ristrutturazione, un incentivo statale che è destinato a tutte le tipologie di lavoro che vanno a fornire un miglioramento abitativo a livello strutturale. Ogni singola opera deve comprendere sia l’efficientamento energetico che la manutenzione ordinaria e straordinaria. Dopo che i lavori verranno riconosciuti, si avrà modo di accedere ad una detrazione del 50%. Il tetto di spesa massimo per unità immobiliare è stato fissato a 96mila euro.