Nonna di 80 anni evita la truffa del finto tecnico ad Ancona

Una signora di 80 anni ha rischiato di diventare l’ennesima vittima della truffa del finto tecnico, è successo ad Ancona.

Truffa finto tecnico
Truffa del finto tecnico, nonna di 80 anni si salva così – ascoli.cityrumors.it

Le persone anziane sono le vittime preferite dai truffatori, che pensano di poterle raggirare con più facilità. Ma in questa occasione le cose non sono andate come speravano i malviventi, dato che la signora, una donna di 80 anni, ha subito telefonato alla polizia per denunciare quello che le stava accadendo

Infatti l’anziana signora aveva ricevuto diverse telefonate da numeri non conosciuti e addirittura si era trovata sotto casa un uomo che aveva sostenuto di essere stato mandato dal figlio. Grazie alla sua intuizione la nonnina è riuscita a sventare la truffa del finto tecnico. A dare notizia del fatto è stata la Questura di Ancona, che ha pure spiegato come fare a mettersi al riparo da eventuali raggiri.

Si presenta alla porta a nome del figlio, 80enne chiama la polizia e sventa la truffa

L’episodio è accaduto ad Ancona, la signora si trovava da sola in casa quando ha ricevuto una serie di telefonate. Dapprima sul suo telefono è comparsa una chiamata in arrivo da un numero che lei non aveva memorizzato nella rubrica del dispositivo. In seguito è apparsa un’altra telefonata proveniente da un numero privato.

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Nonna sventa truffa del finto tecnico ad Ancona – ascoli.cityrumors.it

La signora si è quindi insospettita e non solo non ha risposto alle telefonate in arrivo ma si è rivolta subito alle forze dell’ordine. Infatti ha prontamente allertato la polizia e in breve tempo una volante è giunta presso la sua abitazione.

A quel punto la nonnina ha raccontato agli uomini della Polizia di Stato di avere ricevuto persino la visita di una persona che si è presentata come un “tecnico” e che si era portato proprio sotto casa della donna, dicendo di essere lì per conto del figlio della signora. Per essere più credibile ne aveva anche detto il nome.

La signora, giudicando quel fatto molto strano, non ha aperto il portone per far entrare il “tecnico” ma ha dapprima telefonato ad alcuni parenti, e poi si è decisa a chiamare le forze dell’ordine. In questo modo ha sventato la truffa e ha permesso agli agenti di poter indagare per poter capire chi sono i responsabili di questa odiosa truffa ai danni delle persone anziane.

Da parte della Polizia di Stato prosegue l’opera di diffusione dei consigli ai cittadini, e invita tutti a parlare con i propri cari più anziani, amici, familiari e vicini di casa, per metterli in guardia da possibili raggiri.

Bastano pochi consigli per aiutare a difendersi dalle truffe, prima di tutto non bisogna aprire la porta a persone sconosciute, anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende pubbliche, avvocati o appartenenti alle Forze dell’Ordine.

Poi è fondamentale non consegnare denaro, né oggetti di valore. Se nella conversazione viene menzionato un familiare in difficoltà non bisogna fornire informazioni personali. Per ricevere supporto e aiuto immediato occorre contattare subito il 112 Nue (Numero Unico Emergenza), anche al primo sospetto.

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