Ottieni la rendita di 1740 euro al mese se hai subito danni alla salute: come chiederla

Chi ha subito dei danni alla salute per via di un qualsivoglia trattamento, ha diritto ad una somma di denaro. Ecco cosa dice la legge.

La legge Italiana prevede diverse tutele per chi ha subito dei danni in termini di salute, per via dei più disparati trattamenti. Tuttavia, non è semplice orientarsi nel mare magnum delle normative. Questo quadro legislativo, infatti, è tra i più complessi che esistano. Essendo ben informati, però, si possono ottenere anche 1740 euro al mese. Ecco come.

Come ottenere una rendita mensile per danni alla salute
Chi ha subito dei danni alla salute può ottenere una rendita mensile – (ascoli.cityrumors.it)

Noi, ovviamente, ci schieriamo sempre e comunque dalla parte della scienza, l’unica a poterci salvare da alcune malattie molto gravi. Ma è indubbio che alcuni trattamenti possano impattare negativamente sulla vita di chi li subisce. E, in tal senso, dimostrando problemi di salute conseguenti, la legge italiana prevede la possibilità di avere del denaro. Attenzione, però, a non confondere indennizzo con risarcimento danni.

Indennizzo per chi ha subito danni alla salute: come ottenerlo

La materia è quella spinosa dei vaccini contro il Covid-19. Ricorderete i mesi più difficili della pandemia, con la popolazione divisa tra favorevoli e no-vax. Oggi, per chi è in grado di certificare dei danni alla salute dovuti alla vaccinazione, arriva un indennizzo importante.

Chi può ottenere l'indennizzo per danni da vaccino
Arriva l’indennizzo per chi ha subito danni legati al vaccino Covid – (ascoli.cityrumors.it)

Questo, evidentemente, senza sfociare nel complottismo. La vaccinazione, infatti, è considerata un trattamento sanitario essenziale con finalità sia individuali che collettive. Secondo la Corte Costituzionale, essa mira a proteggere il singolo e la collettività dal contagio. In caso di criticità conseguenti alla vaccinazione, il nostro ordinamento prevede due principali forme di tutela per gli interessati: l’indennizzo e il risarcimento danni.

Disciplinato dalla legge 210 del 1992, il primo non richiede la prova di colpa o illecito e viene concesso per il semplice manifestarsi di una menomazione irreversibile causata dalla vaccinazione. Al contrario, invece, un risarcimento danni necessita di un’azione civile contro lo Stato, rappresentato dal Ministero della Salute, e si basa sull’articolo 2043 del codice civile.

Ricorderete, alcuni mesi fa, la decisione dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) di ritirare un vaccino diffuso dalla casa farmaceutica AstraZeneca. Ebbene, sul punto, un recente caso ha visto il riconoscimento di un indennizzo vitalizio per un cittadino ligure, che ha subito gravi reazioni avverse al vaccino. Il Dipartimento Militare di Medicina Legale di La Spezia ha accertato il nesso tra la somministrazione del vaccino e le condizioni mediche del paziente, permettendogli di ottenere un assegno bimestrale di 1740 euro per tutta la vita.

I danneggiati devono presentare la domanda di indennizzo all’Azienda sanitaria locale entro tre anni dal momento in cui si manifesta la patologia. In caso di decesso, la richiesta può essere avanzata dagli eredi. Per ottenere il risarcimento danni, invece, è necessaria una causa civile contro lo Stato.

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