Passata di pomodoro pericolosa: l’indagine rivela la presenza di bisfenolo A, tossico per l’uomo

Un’indagine rivela la presenza di bisfenolo A in una passata di pomodoro. E’ allerta, l’ingrediente risultato tossico per l’uomo.

Si torna a parlare del bisfenolo A in Commissione Europea. Già 5 anni fa il braccio esecutivo dell’Unione Europea aveva preso una decisione, ovvero limitare l’esposizione dei consumatori a questa sostanza considerata piuttosto tossica per l’organismo. In questi anni ci sono state tante opinioni contrastanti e anche diversi studi che hanno messo in rilievo alcuni rischi per la salute.

passata di pomodoro pericolosa
passata di pomodoro pericolosa (ascoli.cityrumors.it)

Insomma, ad oggi esistono davvero diversi dati e diverse opinioni. È stato presentato dalla Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare dell’Ue un documento contenente proprio diverse domande e risposte riguardo questa sostanza e le sue conseguenze sull’organismo.

Presenza di bisfenolo A in questo alimento, è tossico per l’uomo

Bisfenolo A, un’indagine ne rileva la presenza in un alimento molto diffuso. È stato prodotto fin dagli anni ’60 dello scorso secolo ed è sostanzialmente una sostanza chimica particolarmente utilizzata nei paesi industrializzati. Viene impiegato nella produzione delle plastiche in policarbonato e dunque per produrre recipienti per uso alimentare. Viene anche utilizzato per le resine epossidiche che contengono il rivestimento protettivo interno in gran parte delle lattine per bevande e alimenti.

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bisfenolo a passata di pomodoro pericolosa (ascoli.cityrumors.it) ( fonte: Ansa.it)

In questi ultimi tempi l’Agenzia Europea per le sostanze chimiche e gli Stati membri dell’Unione Europea hanno valutato un gruppo di circa 148 bisfenoli. In seguito ad una ricerca si è raccomandato così di limitare l’uso di più di 30 per via dei potenziali effetti ormonali e tossici per la riproduzione. L’ultima valutazione risale a circa qualche mese fa.

Passata di pomodoro pericolosa, i risultati dell’indagine

La rivista tedesca Oko-Test ha effettuato un’indagine sulla presenza di BPA in alcune confezioni di pomodori pelati presenti sul mercato tedesco. Sono stati analizzati diversi campioni contenenti diverse marche che vengono vendute però solo in Germania. Tuttavia, in questo campione ci sarebbero anche delle marche che in Italia sono abbastanza conosciute.

Su 20 confezioni sottoposte a prova, di marche che vengono vendute sia nei supermercati di grandi catene che discount, 18 hanno dimostrato livelli di BPA molto alti, superiori ai limiti stabiliti dalla DGT. Si tratta per lo più di prodotti in lattina. È stato effettuato questo calcolo ovvero l’ipotesi di un soggetto che pesa all’incirca 60 kg e che mangia circa 50 g di pomodori in scatola al giorno, circa 350 gr in settimana. In questo caso specifico, questa persona andrebbe ad ingerire dei livelli di BPA molto esagerati che potrebbero causare problemi alla salute.

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