Festival di Sanremo, quanto costa l’affitto del teatro Ariston? La cifra è davvero da capogiro, scopriamola nel dettaglio.
Il 6 febbraio prende il via la 74esima edizione del Festival della canzone italiana, ancora una volta con Amadeus al timone. La grande novità del 2024 è il numero dei cantanti in gara, che salgono a 30 (27 big e 3 giovani). Il toto nomi per la vittoria è già iniziato poiché la critica ha potuto ascoltare in anteprima i brani degli artisti in gara. Pare sia Angelina Mango la favorita a salire sul podio, con la sua “La noia”.
Certo è che una manifestazione che vede arrivare a Sanremo, piccola cittadina in provincia di Imperia, un tale afflusso di persone, richiede spazi adeguati per mantenere la sicurezza, rendere positiva l’esperienza del pubblico e soprattutto mettere a proprio agio artisti e tecnici che lavorano al Festival. I lavori per costruire il cinema teatro Ariston iniziano nel 1947, ad opera di Aristide Vacchino. Nel corso degli anni questo simbolo della cultura artistica italiana ha visto molti interventi di restauro e di ampliamento, che hanno contribuito a rendere il Festival di Sanremo la macchina mediatica che conosciamo oggi.
Quando vale il Teatro Ariston per la settimana del Festival di Sanremo?
Questo luogo iconico è tutt’ora proprietà della famiglia Vacchino (la stessa che ne curò la costruzione nella seconda metà degli anni ’40). Walter e Carla sono fratello e sorella che ne gestiscono gli spazi. Sono loro, ogni anno, a veder arrivare la squadra Rai a creare la magia negli oltre 10mila metri quadrati di superficie tra locali tecnici, palcoscenico, platea e sale varie, come quelle che ospitano i giornalisti. L’Ariston non è stato, però, la location in cui questo evento ha preso il via. Dal 1951 al 1976, infatti, è stato il Casinò di Sanremo a ospitare il Festival della canzone italiana. A causa dell’inagibilità di questo spazio, a partire dall’edizione del 1977 inizia la fortuna della famiglia Vacchino.
Ma quanto costa l’affitto del teatro Ariston, che la Rai utilizza da circa metà dicembre alla fine di febbraio e per cui la proprietà mette a disposizione 160 persone per tutta la durata della kermesse? L’emittente riconosce al Comune di Sanremo, che a sua volta gira alla proprietà la cifra, 1.600.000€.
Questa cifra permette di coprire le spese di gestione e il compenso degli addetti ai lavori per il periodo di messa a punto dell’evento, il suo svolgimento e la fase di disallestimento. Per dare vita a uno spettacolo ancor più scenografico e complice la sempre maggiore risonanza dell’appuntamento sanremese, la famiglia Vacchino ha acquistato un altro immobile, attiguo al teatro, in cui ospitare più comodamente i giornalisti per l’intera settimana del festival.